Parlano di ‘scena straziante’ i soccorritori della piccola Sofia Piccioli, la bimba di 5 anni morta a Rocca di Botte dopo esser stata travolta da una parte in ferro della porta di calcio di un campetto comunale in disuso. Figlia unica di una coppia romana 27enne, residente nella frazione di Acilia, la piccola era conosciuta in paese.
La famiglia era arrivata a Rocca, nella seconda casa dei nonni materni, per passare qualche giorno lontano dalla capitale. Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo da parte della magistratura di Avezzano. Il fatto è avvenuto intorno alle 16, quando la famiglia, accompagnata dal cane, è uscita per fare una passeggiata: una volta nel campo sportivo – di proprietà del Comune – con il cancello aperto e senza una segnaletica di pericolo, la bimba e il cane si sono messi a giocare nei pressi della porta di calcio. Per cause ancora in corso di accertamento all’improvviso la struttura in ferro della porta ha ceduto, travolgendo la bambina, colpita gravemente alla testa.
A dare l’allarme sono stati i genitori facendo accorrere sul posto l’ambulanza del 118 di Carsoli, l’eliambulanza dall’Aquila, oltre ai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa Italiana.
I soccorritori hanno tentato a lungo di rianimare la piccola, ma la ferita al capo era troppo grave.
“Davanti ai nostri occhi – hanno dichiarato i soccorritori – si è presentata una scena straziante, abbiamo fatto l’impossibile per strappare alla morte la bimba, ma non era nelle facoltà umane salvarla. È una tragedia immane che getta nello sconforto la comunità di Rocca di Botte e quella di Acilia” .
Il luogo dell’incidente è stato posto sotto sequestro e il cancello del campo sportivo chiuso con un lucchetto. La procura di Avezzano sta indagando non solo per capire la dinamica dell’incidente, ma anche per fare chiarezza su alcuni aspetti della tragedia: il pm di turno, Elisabetta Labanti, dovrà in particolare verificare le cause del crollo della porta e le modalità di sicurezza della struttura. Sul posto è intervenuto il medico legale che ha effettuato una ricognizione cadaverica ritenendo compatibili le lesioni riscontrate sulla testa della bambina con il pezzo di ferro crollato. I genitori, sotto choc, sono stati ascoltati dai carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, guidati dal capitano Michele Valentino Chiara. Per stringersi intorno alla giovane coppia sono arrivati i parenti da Roma.