Ha 46 anni, è originaria di Vasto ed è la prima donna segretario di Dicastero presso la Santa Sede. Si tratta di suor Alessandra Smerilli, salesiana di Don Bosco.
Papa Francesco ha nominato segretario ‘ad interim’ – di fatto il ‘numero due’ – del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, nonché delegato per la Commissione vaticana Covid-19, suor Alessandra Smerilli, salesiana di Don Bosco, specialista in economia. La nomina è stata decisa in sostituzione di ben due uomini: il francese mons. Bruno Marie Duffé e l’argentino don Augusto Zampini, rispettivamente segretario e segretario aggiunto del medesimo Dicastero, entrambi rientrati nelle rispettive Diocesi.
Il Pontefice ha disposto anche che la direzione della Commissione vaticana Covid-19 sia composta ora dal card. Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero, da suor Alessandra
Smerilli, segretario ‘ad interim’, e da padre Fabio Baggio, missionario scalabriniano, sotto-segretario della Sezione migranti e rifugiati.
Suor Smerilli ha 46 anni, originaria di Vasto, è una stimata economista, docente ordinario di Economia politica presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium. Alle spalle un Dottorato in Economia Politica all’Università La Sapienza di Roma e uno in Economia alla School of Economics dell’University of East Anglia di Norwich (Regno Unito) -, già Consigliere dello Stato della Città del Vaticano e Consultore del Sinodo dei Vescovi, è quindi la prima donna che approda alla carica di segretario di un Dicastero della Santa Sede. Ed in più proprio del Dicastero “sociale”, cui papa Francesco è solito affidare le missioni e incombenze che gli stanno particolarmente a cuore. Esattamente come la Commissione Covid-19, per i progetti del dopo-pandemia a livello globale. O le questioni riguardanti la crisi climatica, le migrazioni internazionali, e tanto altro.
“Sono grata al Santo Padre – ha dichiarato la religiosa – per l’impegnativo incarico che mi ha chiamato ad assumere e prego il Signore affinché mi aiuti a onorare questa chiamata in spirito di obbedienza alla Chiesa; con la umiltà, la passione, la creatività e la capacità di ascolto che essa richiede. Il mio desiderio e impegno è di poter servire al meglio la missione
della Chiesa, per il tempo che il Papa riterrà opportuno”.
Dopo aver ringraziato i superiori, suor Smerilli si è detta certa di poter “contare sullo spirito di comunione e sulla collaborazione di tutto il Dicastero, nonché dei tanti partner internazionali che collaborano con la Commissione Covid, per la promozione integrale della persona e la cura del creato promovendo e sviluppando quei principi della dottrina sociale della Chiesa a cui Papa Francesco ci richiama costantemente per la costruzione di un mondo migliore”.
Finora, la massima carica ricoperta da donne nei Dicasteri di Curia, era quella di sotto-sottosegretario, com’era dal marzo scorso la stessa suor Smerilli nel Dicastero per lo Sviluppo umano integrale. Altre sono Francesca Di Giovanni, dal gennaio 2020 sotto-segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato (di fatto un vice-ministro degli Esteri), Gabriella Gambino e Linda Ghisoni, entrambe sotto-segretario al Dicastero Laici-Famiglia-Vita, suor Carmen Ros Nortes, sotto-segretario alla Congregazione per la Vita consacrata. Non si può dimenticare, inoltre, che dal gennaio 2017 un’altra donna, Barbara Jatta, ricopre una carica importante come quella di direttore dei Musei Vaticani.