Entro il 2050, nel mondo, una persona su quattro avrà una qualche perdita uditiva. Ad oggi oltre un miliardo e mezzo di persone convive con una qualche forma di disabilità uditiva (430 milioni in forma invalidante), una cifra che potrebbe salire a oltre 2 miliardi e mezzo nel 2050
Solo in Italia, sono oltre 7 milioni le persone ipoacusiche, circa il 12 per cento della popolazione: un ultrasessantacinquenne su tre soffre di disturbi uditivi. Sono questi i dati diffusi dall’OMS, in occasione della VIII Giornata Mondiale dell’Udito: oggi a Roma, nella sede del Ministero della Salute, la onlus Udito Italia ha riunito gli esperti nazionali per un grande evento di sensibilizzazione sull’importanza della salute uditiva.
Sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona promossa per diffondere in Italia il messaggio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Ear and hearing care for all! Let’s make it a reality”. Un udito sano per tutti! Facciamo in modo che diventi realtà”.
Ospiti d’eccezione della giornata, il soprano Katia Ricciarelli e il tenore Piero Mazzocchetti, che hanno anche intonato il ritornello di O sole mio come regalo alla platea.
“Lo ammetto, anche io ho un leggero deficit uditivo e oggi dopo aver fatto lo screening, ho capito quanto è importante fare prevenzione e quanto ad oggi è semplice tornare a sentire bene, per avere una migliore qualità di vita. Soprattutto per noi che viviamo di musica: voglio tornare a sentire perfettamente la mia voce, è difficile cantare se non si ha la piena consapevolezza del proprio strumento”. Queste le parole di Katia Ricciarelli che superando ogni forma di stigma, dichiara che se necessario farà volentieri ricorso all’apparecchio acustico, “un mezzo semplice ed efficace per migliorare la qualità di vita di ognuno di noi”. Da oggi anche lei sarà ambasciatrice della prevenzione per la onlus Udito Italia.
“Siamo al Ministero per celebrare la festa dell’udito nel mondo – ha esordito Mauro Menzietti, rappresentante per l’Italia al World Hearing Forum dell’OMS e fondatore di Udito Italia – il compito della onlus è quello di amplificare il messaggio mondiale dell’OMS: il problema di udito a livello mondiale può essere affrontato e arginato con misure di sanità pubblica basate su evidenze scientifiche, con una nuova cultura dell’udito. Oltre il 60 per cento dei disturbi uditivi può essere identificato a livello di cure primarie. Per questo l’Oms ha redatto il “Traning Manual, primary ear & hearing care”, Manuale di Formazione che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione degli operatori sanitari di primo livello verso i bisogni delle persone con disabilità uditiva: i medici di base, gli infermieri e i farmacisti, infatti, sono figure fondamentali che rappresentano il primo punto di contatto dell’utenza con il Sistema sanitario; la medicina primaria può intercettare il bisogno primario del paziente, per poi indirizzarlo allo specialista che troverà la migliore soluzione rimediativa. La pandemia ci ha insegnato quanto è importante sentire bene, per rimanere connessi col mondo. E ciascuno di noi può fare la propria parte”.
Particolare attenzione è stata dedicata al progetto, presentato in collaborazione con l’ACI, creato per introdurre la APP di misurazione dell’udito dell’OMS in sede di rinnovo della patente di guida: troppo importante avere un udito in perfetto stato quando ci si mette alla guida, per migliorare la sicurezza sulle strade e per invertire una pericolosa tendenza, che nel solo 2021 ha fatto registrare il triste primato di oltre 2mila vittime. I lavori della giornata sono stati moderati dalla presidente della Onlus Valentina Faricelli, affiancata dal giornalista Luciano Onder. Il saluto istituzionale del Ministero della Salute è stato affidato al segretario generale Giovanni Leonardi.