Accesa seduta del Consiglio Comunale di Roseto, terminata a notte fonda con l’approvazione di un documento che chiede di abrogare la nuova perimetrazione, più restrittiva, della riserva del Borsacchio
La riserva del Borsacchio è da giorni al centro di un forte scontro politico e nell’opinione pubblica. Diverse azioni sono state intraprese per contrastare l’emendamento, approvato dal Consiglio Regionale, che ha ridotto drasticamente l’area protetta, passata da 1.100 a 24 ettari. Tra queste, una manifestazione pacifica in piazza, una raccolta firme di 11mila sottoscrizioni, una proposta di legge regionale dell’opposizione e una richiesta di documentazione da parte del Wwf. Temi affrontati nel corso del Consiglio Comunale straordinario, durato fino a a tarda sera al quale hanno partecipato numerosi esponenti politici, ambientalisti, agricoltori e residenti. Tra i presenti, anche due dei cinque consiglieri regionali che hanno sottoscritto l’emendamento contestato, Mauro Febbo, che è anche intervenuto, ed Emiliano Di Matteo. Durante il consiglio comunale è stata votata in maniera favorevole dalla maggioranza e anche da una parte dell’opposizione la delibera proposta dall’amministrazione Nugnes per dire “No” alla riperimetrazione dell’area della riserva del Borsacchio. Prima dell’inizio della seduta, si sono radunati in piazza circa 200 persone, tra cittadini, amministratori e ambientalisti, che hanno sfilato con ramoscelli d’ulivo in mano e scandendo: «Sì alla riserva del Borsacchio». Una bambina, Cecilia, ha consegnato al sindaco Mario Nugnes la petizione promossa dalle associazioni ambientaliste, che ha raccolto 5mila firme cartacee e 6mila online. Per il sindaco Nugnes “l’emendamento passato in consiglio regionale presenta diversi elementi di incostituzionalità”.
In aula c’erano, tra gli altri, i deputati Giulio Sottanelli di Azione e Daniela Torto dei 5 Stelle, e in videoconferenza Luciano D’Alfonso del Pd. C’erano anche Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista, e vari consiglieri regionali di opposizione, come Barbara Stella dei 5 stelle, Dino Pepe (Pd) e Sandro Mariani (Abruzzo in Comune). Non sono mancati i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, come Marco Borgatti (Guide del Borsacchio) e Dante Caserta (Wwf), e alcuni agricoltori e residenti nella zona della riserva ora esclusa. Infine, era presente anche Fabrizio De Gregoriis, il progettista del Piano di assetto naturalistico (Pan) approvato in consiglio nel 2021.