Multato 33 volte a causa del semaforo T-red, un cittadino di Roseto difeso legalmente dall’ex sindaco Sabatino Di Girolamo
Si riaccende la polemica a Roseto sull’installazione del semaforo T-red. Questa volta a riportare la questione sulle cronache è l’ex sindaco Sabatino Di Girolamo che, nelle sue vesti di avvocato, ha deciso di prendere le difese di un suo concittadino che in poco tempo ha collezionato oltre 30 multe. Le infrazioni sono state elevate solo perché con la sua auto si è fermato sopra la linea bianca di arresto in corrispondenza del semaforo all’incrocio tra la statale 16 e via Santa Petronilla.
Se non dovesse essere accolto il ricorso, l’automobilista sanzionato, rischia il ritiro della patente a causa dei punti decurtati oltre ad una multa di circa 2mila euro. Nei giorni scorsi, come riferito, è stata presentata una mozione dalla consigliera Teresa Ginoble per chiedere l’installazione di un contasecondi al semaforo del T-red. Sabatino Di Girolamo Consigliere comunale: “La situazione innescata dal nuovo semaforo in via Santa Petronilla è inaccettabile. Un automobilista che quotidianamente accompagna con la sua auto la moglie al lavoro mi ha mostrato le notifiche di 24 multe. Multe elevate non per il transito con il semaforo rosso, che sarebbe grave, ma solo per essersi fermato sulla linea bianca di arresto o per averla di poco oltrepassata. Non si può ignorare che l’automobilista ha sì formalmente violato un articolo del codice della strada, ma non ha posto in pericolo nessuno, considerando anche il particolare stato della segnaletica in quell’incrocio. Secondo il codice della strada, infatti, la linea di arresto dovrebbe essere ad almeno un metro dalle strisce pedonali mentre lì è a circa sei metri.” Ha concluso l’ex sindaco.