Roseto degli Abruzzi: dopo 4 anni il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso contro le delibere sull’introduzione della tassa di soggiorno. Tassa confermata
A distanza di oltre 4 anni il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar Abruzzo, che a gennaio 2019 aveva accolto il ricorso presentato dai consiglieri di opposizione di allora, alcuni dei quali oggi in maggioranza, e da diverse associazioni turistiche contro le delibere sull’introduzione della tassa di soggiorno a dicembre 2017 da parte della precedente amministrazione.
Il rigetto arriva a seguito del ribaltamento dei ruoli in Comune. Va ricordato che a presentare il ricorso al Tar Abruzzo nel 2018 tra i banchi dell’opposizione c’erano Enio Pavone, Mario Nugnes e Angelo Marcone, questi ultimi diventati poi sindaco e vicesindaco, contro l’amministrazione allora guidata da Sabatino Di Girolamo, attualmente all’opposizione, che ha presentato appello al Consiglio di Stato nel 2019.
La sentenza chiarisce che “l’ordine di votazione degli emendamenti è espressamente disciplinato con riferimento a ciascun argomento e non al singolo punto all’ordine del giorno, sicché non appare in contrasto con la previsione regolamentare il raggruppamento per argomenti degli emendamenti da votare e la formazione, all’interno ciascun gruppo omogeneo, di distinti sottogruppi in relazione alla tipologia degli emendamenti (soppressivi, modificativi e aggiuntivi), in modo da sottoporli a votazione secondo l’ordine prestabilito. Il criterio di votazione, peraltro precedentemente deliberato dal consiglio comunale in apertura di seduta, non solo non contrasta con la citata disposizione ma, come osservato dal Comune appellante, è coerente con le esigenze di semplificazione procedimentale e di buon andamento dell’attività amministrativa, in considerazione dell’elevato numero di emendamenti da esaminare”.