Questa mattina i Carabinieri di Roseto degli Abruzzi, al termine di meticolose indagini durate tutta la scorsa estate, hanno arrestato, in esecuzione di apposita ordinanza di misura cautelare di collocamento in comunità disposta dal GIP del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, su proposta della Procura per i minori, un giovane rosetano di 18 anni.
Il ragazzo, infatti, nel corso di tutta la stagione estiva appena trascorsa e quando era ancora minorenne, aveva di fatto monopolizzato lo spaccio di hashish e marjuana fra giovani e giovanissimi, anche minori come lui, non solo del luogo ma provenienti anche dai comuni limitrofi e, addirittura, anche ai turisti che affollano la nota località balneare in estate.
Centinaia le dosi spacciate dal giovane, per un volume di affari di diverse migliaia di euro nell’arco di quattro mesi. Lo spacciatore svolgeva la sua attività illecita spostandosi sui vari arenili del centro città, previ accordi, sia di persona che telefonici, con i clienti.
Le condotte del giovane hanno dimostrato la piena consapevolezza di quello che stava facendo e non comuni doti organizzative, di fatto mettendo in piedi un’attività criminale ben strutturata. Nel corso dell’operazione sono state segnalate alla prefettura, quali assuntori, dieci persone, alcune delle quali minorenni. I genitori di questi ultimi sono stati segnalati anche alla sezione civile della Procura per i minorenni dell’Aquila poiché, dalle indagini dei Carabinieri, è emerso che non hanno svolto adeguata sorveglianza nei confronti dei loro figli coinvolti nella vicenda. Il provvedimento emesso dal GIP del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, su richiesta della locale Procura per i minorenni, sugella e conferma la piena concordanza dell’Autorità Giudiziaria con le indagini portate a termine dai militari dell’Arma rosetana.