Come la rete sociale può supportare, con politiche adeguate, un mondo sempre più vasto di fragilità gravi e meno gravi, per quel che riguarda la Salute Mentale? Certamente attraverso progetti di reale inclusione come quello presentato stamani in Comune a Chieti.
“Ancora avanti”, un progetto già ampiamente rodato, finanziato dal Servizio Programmazione Sociale della Regione Abruzzo, curato da associazioni storiche come “Cosma” e “Percorsi” per l’inclusione, anche nel mondo del lavoro, di soggetti con disabilità mentali dai 18 ai 65 anni, rappresenta certamente uno strumento fondamentale per dare sempre più forma e sostanza alla grande lungimiranza della Legge Basaglia, ormai prossima a compiere 50 anni, dove il coinvolgimento nel sociale, più che la loro ghettizzazione, di soggetti affetti da patologie psichiatriche, ha un alto valore terapeutico. Ne è convinto il Dottor Marco Alessandrini, responsabile del CSM di Chieti e del suo hinterland che, nel dare numeri inquietanti sugli utenti del Centro, la maggior parte, dei 5.000 in totale, dai 25 ai 30 anni, sottolinea come a fronte di una farmacologia non curativa, per pazienti psichiatrici, questa può risultare comunque maggiormente efficace, nella sua funzione di mantenimento, se supportata da progetti che prevedono attività, non solo ludico-ricreative, ma anche lavorative ed inclusive:
“Progetti come “Ancora Avanti” – spiega Alessandrini – ci danno una grande mano e lo riscontriamo quotidianamente perché i pazienti coinvolti mostrano progressi interessanti. E’ chiaro che operiamo in un contesto dove la guarigione, purtroppo, non è un’opzione, ma dare a queste persone la possibilità di vivere una vita quasi normale, riempiendo, in qualche modo, i loro spazi che rischiano di condannarli ad un totale isolamento, è estremamente positivo.”
La cura del fare, dunque, come ha ricordato Eugenio Di Caro dell’Associazione “Percorsi”, nell’illustrare il progetto al sindaco di Chieti Diego Ferrara e all’assessore alle Politiche Sociali, Alberta Giannini. Certo, c’è un gap da colmare, come ha sottolineato Tiziana Arista dell’Associazione “Cosma”, lì dove, ad esempio, il progetto regionale “Abruzzo Include 2”, richiede un’abilità lavorativa certificata che determinate patologie, solo formalmente non possono garantire, ma per questo, il progetto “Ancora Avanti”, che unisce oltre al Comune di Chieti, anche quello di Francavilla al Mare e Pescara, offre comunque una valida alternativa:
“Siamo già in una fase avanzata del progetto – spiega Eugenio Di Carlo dell’Associazione “Percorsi” – abbiamo coinvolto già una quarantina di persone tra i 18 ed i 65 anni, dando loro la possibilità di inserirsi, ad esempio, nel mondo del lavoro, ma anche per quel che riguarda l’Abitare Supportato, garantendo, in qualche modo, una forma di autonomia nel riempimento delle proprie giornate. Agli Enti Locali chiediamo il massimo sostegno, attraverso le loro competenze in materia di Politiche Sociali.”