Salvataggio Banche: I clienti “a rischio” di Carichieti, le cui posizioni non sembrano di facile soluzione, sono poco meno di 700: 130 i cosiddetti casi medi che posseggono bond azzerati tra il 30 ed il 50% dei propri averi, circa 560 i casi in cui si verifica la concentrazione massima del patrimonio finanziario.
Ci sono poi 42 correntisti che fanno parte di quella fetta di mille clienti sparsi in tutta Italia tra le 4 banche coinvolte nel decreto del Governo, che sono sicuri di veder salvi i propri risparmi per un totale di poco superiore al milione di euro. Sono questi i 728 utenti ai quali la Carichieti ha venduto i bond azzerati dalla manovra di salvataggio di Carichieti, Banca Etruria, Carife e Banca delle Marche. Lo 0,8% degli oltre 92 mila correntisti. Intanto già in commissione in Parlamento la proposta di istituire un fondo di solidarietà da 100 milioni di euro così da predisporre una misura “Salvagente” dopo quella “salvabanche”, ma ad essere realmente salvati saranno solo i piccoli risparmiatori, mentre per tutti coloro, poco più di 8000 in tutta Italia, esattamente 556 alla Carichieti, che hanno nel portafoglio meno del 30% degli investimenti nei bond subordinati, non c’é al momento alcuna possibilità. Solo alla Carichieti ridotti a cenere qualcosa come 16,8 milioni di euro, una media di 30 mila euro persi per ognuno dei 556 correntisti.
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NON-SONO-CORRENTISTI.
Dannazione, i CORRENTISTI non stanno perdendo i loro soldi: quelli che li stanno perdendo sono persone che hanno INVESTITO IN PRODOTTI A RISCHIO, ovvero queste famigerate obbligazioni subordinate.
Chi ha il conto corrente alla Carichieti non ha nulla da temere, né ora né in futuro.
Insomma cerchiamo di essere precisi! Questi sono argomenti su cui non si scherza.