San Giovanni Teatino: palazzo del Comune da demolire

Il palazzo del Comune di San Giovanni Teatino (Chieti) non soddisfa i requisiti di sicurezza: verrà demolito e ricostruito

La chiusura si rende necessaria all’esito dei rilievi effettuati attraverso indagini geologiche e geotecniche e prove di laboratorio dei materiali utilizzati per le strutture. L’edificio non soddisfa le condizioni statiche e pertanto è stato predisposto un intervento di messa in sicurezza, con l’inibizione per il momento del secondo piano e la posa in opera di adeguate strutture provvisorie di puntellamento in zone del piano terra e del primo piano.

“Mi verrebbe da dire non ci voleva – ha dichiarato il sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente – ma purtroppo per una questione di sicurezza non possiamo fare altrimenti. È una situazione che comporta disagio, più che a noi amministratori e ai dipendenti, soprattutto ai cittadini e ne sono dispiaciuto.

                         

A breve dovremmo abbandonare momentaneamente questa storica sede del nostro Palazzo di Città, ma con la certezza di vederla rinascere ancora più bella e funzionale e nella quale saranno ampliati gli spazi per poter accogliere e accorpare tutti i servizi che ad oggi sono esterni, come ad esempio il comando di Polizia Municipale, per poterli avere sotto un unico tetto.

Al momento abbiamo dovuto sgomberare il secondo piano e quindi rivoluzionato la suddivisione interna degli uffici. Attendiamo, come già annunciato più volte da Mons. Massimo D’Angelo, che venga inaugurata la nuova chiesa di San Rocco nel mese di giugno, per poterci trasferire nei locali ad oggi utilizzati dalla parrocchia in Piazza San Rocco. Un tecnico incaricato dall’Amministrazione sta già lavorando per la migliore predisposizione degli spazi per poter accogliere, in questa nuova ma provvisoria sede comunale, tutti gli uffici tra settembre e ottobre prossimi. Potrà così partire la demolizione e la ricostruzione del nuovo Municipio con lavori che dureranno per circa 3 anni. Il costo dei lavori, che si aggira oltre a 4 milioni di euro, sarà coperto in parte da finanziamenti nazionali ed in parte da fondi comunali; questi ultimi, purtroppo, dovranno essere sottratti dagli investimenti di altre opere programmate. Per questo stiamo lavorando per poter avere maggiori fondi dallo Stato e poter quindi proseguire con tutti i lavori previsti sul territorio. Faremo come sempre del nostro meglio”.