Questa mattina, come prima uscita dopo la fiducia al governo, il neo ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, si è recato a San Pio delle Camere (L’Aquila), per rendere omaggio e deporre un fiore sulla tomba di Franco Marini.
“Un fiore – scrive Orlando in un post su Facebook – a chi è stato mio predecessore, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale nominato esattamente trent’anni fa, nell’aprile del 1991, e che per me è stato per tanti anni un punto di riferimento. Per tutti è stato sempre un maestro solido e vigile dei valori di solidarietà e partecipazione nell’azione politica, sempre dalla parte delle ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Inizio questo mio lavoro profondamente consapevole di salire sulle spalle di giganti come Franco Marini”. Orlando ricorda la storia di Marini, sindacalista e politico.
“Un fiore – scrive ancora – alla storia di un ragazzo nato in un paesino di poche centinaia di abitanti dell’Appennino abruzzese (San Pio delle Camere), primogenito di sette fratelli di un’umile famiglia operaia. Arrivato a ricoprire, da uomo del popolo e allo stesso tempo delle Istituzioni, la seconda carica dello Stato. Questa vita di riscatto, a servizio del lavoro e del Paese, è stata possibile grazie alle sue straordinarie doti, ma anche grazie a un grande sindacato come la Cisl che ha potuto scalare partendo da un semplice ufficio contratti e vertenze e arrivando fino al suo vertice. Un fiore al leader politico che nel 1995 dal Partito popolare aprì la strada alla nascita dell’Ulivo e del Partito democratico. La forza politica di cui è stato padre fondatore, senza la fondamentale radice culturale del cattolicesimo democratico, non avrebbe avuto senso. Non avrebbe senso, e nemmeno futuro, anche oggi”.