San Valentino in A.C.: Poste chiuse per lavori, forti disagi per un’intera comunità

Ai primi di dicembre la notizia improvvisa della chiusura dell’unico ufficio postale per lavori di ristrutturazione, per altro non ancora partiti, a San Valentino in A.C. ora è un’impresa, specie per gli anziani, usufruire dei servizi minimi necessari.

Il nostro viaggio inizia da Scafa, a circa 6 chilometri da San Valentino in Abruzzo Citeriore. E’ qui che sono costretti ad arrivare tutti coloro che non possono più usufruire dei servizi postali per via degli uffici chiusi a inizio dicembre, causa lavori di ristrutturazione che, tra l’altro, sarebbero dovuti iniziare il 16, ma che non sono ancora iniziati. Logica conseguenza, lunghe file e ingorghi di macchine lungo Via Castellari, e parcheggi impossibili da trovare nell’area riservata. Oggi, per altro, giornata di ritiro pensioni evidentemente possibile solo per chi ha la fortuna di avere un mezzo per arrivare fino a qui. Il sindaco di Scafa Giordano Di Fiore, esprimendo solidarietà per la Comunità della vicina San Valentino, ne approfitta per segnalare un’altra problematica legata a Poste Italiane:

“Prima della pandemia era prevista anche l’apertura pomeridiana – segnala Di Fiore – poi la decisione di tenere aperti gli uffici solo la mattina e nonostante le mie continue rimostranze, dai Vertici di Poste Italiane nessuna risposta. Ora con questo disagio legato a San Valentino sarebbe opportuno risolvere una volta per tutte la questione e nei prossimi giorni invierò un pec al veleno perché non è tollerabile una simile disattenzione per una comunità così vasta.”

Una sorta, dunque, di reazione a catena partita proprio da San Valentino quando è stato deciso di chiude l’Ufficio Postale, con la promessa di riaprirlo tra febbraio e marzo. Il problema è che a quasi un mese dalla chiusura il cantiere non è ancora partito e dai vertici di Poste Italiane, alla precisa richiesta di aprire, come accaduto a Popoli terme e Letto Manoppello, un ufficio mobile, è arrivato un secco no:

“Qui vivono anziani che non hanno la possibilità di raggiungere Scafa e devono elemosinare un passaggio – ci dice Nicoòla Marsella presidente dell’Associazione Pensionati – è assurdo! Per quale ragione, ci chiediamo, predisporre un container o allestire uffici di fortuna in locali che il Comune è pronto a mette a dispisizione?”

“E’ mortificante quello che sta avvenendo a San Valentino – spiega il vice sindaco Lino Sciambra – ci hanno comunicato la notizia solo pochi giorni prima della chiusura e ci hanno detto che non sarebbe stato possibile allestire un Ufficio Mobile, perché i servizi possono essere tranquillamente garantiti nella vicina Scafa. Ma questi signori sanno cosa significa per un anziano scendere a Scafa per ritirare la pensione? Ma poi perché se in altri centri della Val Pescara è stato possibile aprire un Ufficio Mobile qui a San Valentino no? Perché due pesi due misure? Poste Italiane che si vanta per la sua presenza capillare su tutto il territorio nazionale, non riesce a risolvere un problema così semplice? Continueremo la nostra battaglia fino a quando non sarà garantito alla Comunità di San Valentino il diritto di usufruire di servizi assolutamente essenziali e lo faremo in tutte le sedi opportune.”

IL SERVIZIO DEL TG8