Si tratta di batterio Clostridium Perfingens: ad identificarlo, dalle analisi di campioni di acqua prelevati già domenica a San Valentino, è stata la Asl che ha comunicato al sindaco il risultato. Firmata l’ordinanza di divieto di consumo dell’acqua a scopo alimentare anche se bollita, poichè il batterio è termoresistente e l’acqua ad ora non è potabile. Le opposizioni in consiglio comunale chiedono che sindaco e giunta affidino alla protezione civile l’emergenza.
Il sindaco, Antonio D’Angelo, ha ricevuto la comunicazione dalla Asl in base al cui esito ha firmato un’ordinanza di divieto di consumo dell’acqua a scopo alimentare anche se bollita poichè il batterio è termoresistente. ( LEGGI ordinanza sindacale n.9 2021_signed ). Scatta, dunque: “ IL DIVIETO DI QUALSIASI UTILIZZO DELL’ACQUA A SCOPO ALIMENTARE, ANCHE SE BOLLITA, PERCHE’ NON POTABILE IN TUTTO IL TERRITORIO DEL COMUNE DI SAN VALENTINO IN ABRUZZO CITERIORE, CON DECORRENZA IMMEDIATA E FINO ALLA REVOCA DELLA PRESENTE” .
L’Ordinanza segue i risultati delle analisi condotte sui campioni prelevati, che hanno riscontrato valori non compatibili (presenza di batteri coliformi e di batterio Clostridium Perfringens) ai sensi dell’art. 2 comma 1 lettera a) del D.Lgs 31 del 02/02/2001 “Attuazione della Direttiva 98/83 CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”.
Così sulla pagina del Comune alle 15: “Il Sindaco ha ricevuto, alle ore 13,00 di oggi 12 ottobre 2021, una comunicazione telefonica dalla Asl che gli ha comunicato la presenza nell’acqua di un batterio termoresistente, denominato Clostridium Perfingens. Trattandosi di un batterio che resiste alle alte temperature, il Comune sta predisponendo un’ordinanza con la quale si vieta qualsiasi uso dell’acqua a scopo alimentare, anche se in precedenza bollita. Siamo comunque in attesa dei risultati microbiologici e delle coproculture (raccolta feci) effettuati su pazienti sintomatici, a campione, nella giornata di ieri. I test di coprocoltura sono stati concordati con la Asl ed effettuati gratuitamente. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.”
Sulla vicenda e conseguente disagio interviene il gruppo di opposizione “Solo Passione”, e lo fa in questi termini: “Siamo in piena emergenza e occorre una vera e propria assunzione di responsabilità da parte di tutti, i cittadini di San Valentino vanno tutelati a dovere e questo non è accaduto. Troppo tempo è passato, si doveva e si poteva intervenire subito”.
“Noi potremmo approfittare di questo momento per chiedere le dimissioni del Sindaco, ma non lo facciamo. Il Sindaco e l’Amministrazione si assumano però le loro responsabilità ammettendo il fallimento su tutti i fronti: prevenzione, comunicazione e gestione. Si auto-sospendano dall’incarico e affidino alla protezione civile regionale il governo dell’emergenza. Ora si devono preoccupare di rimborsare i cittadini che hanno subito danni fisici, economici e morali. Ad esempio i lavoratori autonomi, che non stanno lavorando e non hanno tutele, le persone anziane che già soffrono di problemi sociali e sanitari che si sono visti aggravare la condizione, le imprese che utilizzano l’acqua nel ciclo produttivo, i ristoranti, i bar. Siamo alla vigilia di un maxi danno economico che esporrà l’Amministrazione comunale a probabili risarcimenti con precedenti a favore dei concittadini e imprese danneggiate. Urge la convocazione di un Consiglio comunale, ma soprattutto una assunzione di responsabilità dell’Amministrazione comunale e del Sindaco in prima persona. La competenza dell’acqua è in capo all’Amministrazione e la responsabilità è del Sindaco. Il danno d’immagine è enorme e difficilmente sanabile, i nostri ristoranti saranno penalizzati perchè utilizzano un acqua non correttamente controllata, le pizzerie, le aziende di produzione alimentare. Qui non è una questione politica, in ballo c’è la vita delle persone, ci sono i posti di lavoro e la rilevanza sociale!”.