Stesso posto, stesso scenario di pochi giorni fa: a San Vito, all’altezza di Marina di Gualdo, gli uomini della polizia marittima della Capitaneria di porto di Ortona hanno sanzionato due campani con una multa di mille euro e sequestrato attrezzatura da sub
Gli uomini della polizia marittima della Capitaneria di porto di Ortona rilevano luci sospette in mare ed un individuo fermo tra gli scogli a fare da “palo”. Dopo un paio d’ore di appostamento, riescono a fermare un subacqueo intento a recuperare il proprio bottino di pesca. E’ successo di nuovo, la notte scorsa, e questa volta a pagarne le spese sono due pescatori abusivi proveniente dalla provincia di Napoli.
Il pescato, diversi kg di polpi, è stato posto sotto sequestro e subito rigettato in mare in quanto esemplari ancora vivi. Insieme al prodotto ittico, poi, è stata posta sotto sequestro l’intera attrezzatura da sub, mentre ai due soggetti è stata elevata una sanzione di 1.000 euro.
La Costa dei Trabocchi continua ad essere meta di questi gruppi organizzati, solitamente provenienti dalla Puglia o dalla Campania, che depredano letteralmente – vista anche la frequenza con cui vengono colti in flagrante -, i fondali marini da ricci e polpi, specie ittiche assai richieste dal mercato in nero per soddisfare le continue richieste degli avventori. La sensazione, considerata anche la ricorrenza degli stessi soggetti coinvolti, è che le aree di “lavoro” siano frutto di una spartizione del territorio decisa a monte, e che l’Abruzzo sia assegnata a chi non riesce ad accaparrarsi una fetta di territorio presso le Regioni di provenienza.