Sanità Abruzzo: domani a L’Aquila protesta contro aumento Irpef

A L’Aquila la piazza dell’Emiciclo si prepara alla manifestazione di protesta contro l’aumento dell’Irpef in Abruzzo. Le adesioni

La mobilitazione è stata organizzata dai sindacati CGIL, CISL, UIL e UGL davanti a Palazzo dell’Emiciclo per protestare contro la rimodulazione dell’addizionale Irpef annunciata dalla Giunta regionale dell’Abruzzo per fare fronte al deficit della sanità. L’appuntamento è per domani, giovedì 3 aprile, dalle ore 14, davanti alla sede del Consiglio Regionale, L’Aquila.

La giornata di protesta è convocata contro “una tassa che – spiega il segretario regionale della Uil, Michele Lombardo – ha il sapore della beffa per gli abruzzesi che da una parte pagano più tasse e dall’altra hanno servizi sanitari sempre peggiori, con la prospettiva che sia il debito sia la qualità delle prestazioni sono destinate a peggiorare ancora di più nei prossimi anni. Domani saremo in tanti”.

La mobilitazione è stata organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Ugl che hanno firmato un apposito documento: davanti a palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, nel capoluogo
arriveranno manifestanti da tutto l’Abruzzo, con pullman e macchine per un sit-in che si annuncia molto partecipato.

La controversa manovra fiscale che rimodula le aliquote Irpef sarà domani in Consiglio regionale. Dovrà essere approvata entro l’11 aprile, giorno in cui, al tavolo al Ministero della Salute, verrà esaminata la situazione delle quattro Asl abruzzesi.

L’opposizione si mostra compatta nel bocciare in toto la rimodulazione dell’Irpef e più in generale il sistema della sanità regionale. Fermamente contrari si sono dichiarati PD, M5S, AVS, Azione, Riformisti e lista civica Abruzzo Insieme che, con Luciano D’Amico, compongono la coalizione Patto per l’Abruzzo.

LE ADESIONI:

Sinistra Italiana-AVS. “Il governo regionale aumenta le tasse, tagliando di fatto stipendi e redditi senza migliorare i servizi essenziali che fanno acqua da tutte le parti” dichiara il segretario regionale Daniele Licheri.

Partito democratico. “In pochi giorni – spiega il senatore Michele Fina, che si è impegnato a portare la battaglia in Parlamento e definisce il partito di Marsilio “Fratelli di tasse” – abbiamo raccolto duemila firme, e se ne aggiungono a centinaia ogni ora, contro la decisione della Giunta Marsilio di aumentare le tasse per far fronte al debito sanitario di 180 milioni di euro. Una decisione che scarica errori e malgoverno della destra sui cittadini: una grande ingiustizia per la quale chi sbaglia non paga e i cittadini sono vittime di un doppio danno, le tasse e la cattiva sanità. Domani sarò presente alla manifestazione indetta dai sindacati uniti e alla quale il mio partito ha aderito con convinzione. Contro questo enorme fallimento della destra al governo della Regione e del Paese invito tutti ad essere presenti”.

Movimento 5 Stelle. Anche il Movimento 5 Stelle Abruzzo aderisce alla manifestazione di protesta indetta dai sindacati in concomitanza con il giorno della discussione della rimodulazione Irpef in Consiglio regionale. “La verità è che tutti i consiglieri di maggioranza hanno contribuito all’aumento indiscriminato delle aliquote Irpef regionali, colpendo duramente il ceto medio e le famiglie già provate da anni di difficoltà economiche – osservano i consiglieri del Movimento 5 Stelle – I numeri parlano chiaro: l’addizionale regionale all’IRPEF passa a 1,63% per i redditi fino a 28.000 euro, 3,23% per quelli tra 28.001 e 50.000 euro e 3,33% per chi supera questa soglia. Un vero e proprio salasso mascherato dalla scusa del deficit sanitario, creato proprio da loro con anni di mala gestione e sperpero di denaro pubblico. Ora gli stessi che hanno approvato gli aumenti tentano con un colpo di teatro di rifarsi l’immagine con emendamenti di facciata, riducendo di un misero decimale la prima aliquota. Un caffè al mese: questo è il loro regalo ai cittadini, dopo averli tartassati con imposte ingiuste e aver affossato la sanità pubblica”.

Ugl Abruzzo. Reduce dal Tavolo Regionale Permanente della Salute, l’Ugl spiega, attraverso le parole di Stefano Matteucci, responsabile salute, e Carlo Pentola, segretario regionale: “Abbiamo apprezzato l’illustrazione del programma operativo, ma siamo tornati a chiedere che ci sia vigilanza in seno alle Aziende sanitarie perché l’aumento del debito non ha portato un aumento reale dei servizi ai cittadini e al personale. Siamo tornati a chiedere la rimozione dei direttori generali delle Aziende sanitarie, ad oggi veri responsabili di una mancata programmazione a medio e lungo termine. Rimaniamo attenti alle politiche sanitarie e occupazionali della Regione Abruzzo, con la nostra libertà di parola e pensiero rimarcata ovunque , tant’è che domani parteciperemo alla manifestazione prevista a L’Aquila contro l’aumento della addizionale Irpef per il rientro della spesa sanitaria”.

Uncem Abruzzo. Anche Uncem Abruzzo sarà presente all’Aquila con una delegazione di amministratori locali per esprimere solidarietà alla protesta e ribadire la necessità di politiche fiscali più eque per i cittadini delle aree interne. “Siamo al fianco dei sindacati e delle comunità locali in questa battaglia – afferma Lorenzo Berardinetti, presidente di Uncem Abruzzo – perché l’aumento dell’Irpef rischia di colpire duramente chi già vive in condizioni di difficoltà, soprattutto nei piccoli comuni e nelle aree montane. Uncem Abruzzo continuerà a sostenere tutte le iniziative volte a tutelare i diritti dei cittadini e a chiedere interventi concreti per la crescita e la sostenibilità economica dei territori montani”.
ALI Abruzzo. “I sindaci di ALI Abruzzo aderiscono al presidio di protesta indetto dai sindacati contro la proposta regionale di incremento dell’addizionale Irpef, presidio che avrà luogo giovedì 3 aprile. Ci troviamo nel pieno di una stagione di tagli: i cittadini che già soffrono una sanità al collasso non possono essere chiamati ancora a sacrificarsi per risanare i debiti accumulati” dichiara Angelo Radica, presidente di ALI Abruzzo.