Si riunirà domani, giovedì 23 maggio, il Consiglio Regionale d’Abruzzo dedicato al Piano di risanamento del debito sanitario
La seduta straordinaria dell’assemblea è convocata per domani alle ore 16 a L’Aquila. L’assemblea affronterà la vicenda relativa al pronunciamento del collegio dei Revisori dei Conti, composto dai revisori Grazia Zeppa (presidente) e dai componenti Valerio D’Amicodatri e Emanuele Verini, che ha espresso parere non favorevole alla deliberazione di Giunta regionale sul disegno di legge regionale per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2023.
“Ovviamente il nostro lavoro non si concluderà domani – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri -. Piuttosto da quel momento si aprirà una riflessione seria e circostanziata sulle performance dei quattro Direttori Generali delle nostre Asl, ovvero il Consiglio regionale non intende più fare da semplice passacarte di processi che non abbiamo avuto la possibilità di valutare sin dall’inizio. Ovviamente il parere negativo dei Revisori dei Conti è inevitabilmente condizionato dall’evolversi della situazione, a fronte di una necessità contingente rappresentata dal confronto nazionale, fermo restando che in sede di assestamento potremo meglio chiarire la dislocazione delle risorse che ora utilizzeremo per coprire il debito sanitario stesso”.
Sul tema è intervenuto anche Camillo D’Alessandro, presidente regionale di Italia Viva:
“Il Collegio dei Revisori boccia definitivamente, nero su bianco, un’operazione di finzione contabile messa in atto dalla Giunta nel disperato tentativo di coprire le disperate perdite del sistema sanitario regionale. In un Paese normale l’Assessore alla Sanità ed al Bilancio si dimetterebbero all’istante. I nodi vengono al pettine ed il parere è molto pesante nelle motivazioni. Intanto la Delibera di copertura è avvenuta in assenza di allegati e prospetti contabili che consentano la congrua verifica delle partite poste a copertura. Cioè hanno approvato una delibera, che avrà effetti finanziari nei prossimi anni, senza carte. Inoltre la copertura che non c’è si base su un ‘presunto’ utilizzo di una quota dell’avanzo di amministrazione, di oltre 13 milioni, appunto presunta, perché dovrebbe derivare dal Rendiconto 2023, che gli stessi revisori ricordano sia stato approvato in violazione dei principi contabili”.