Il candidato alle Regionali per la Lega Mario Colantonio, in conferenza stampa, ribadisce la necessità della sanità teatina, chiedendo maggiore attenzione rispetto agli altri territori
Colantonio ha ricostruito quanto avvenuto negli ultimi anni, anche a scapito dell’ospedale di Chieti: “Finita la pandemia, anziché premiare lo sforzo compiuto dei nostri operatori sanitari e della nostra struttura, abbiamo pagato lo scotto dell’ aver dovuto necessariamente trascurare le altre specialistiche per favorire la lotta al covid. Così mentre l’ospedale di Pescara si arricchiva di una nuova struttura senza aver fatto nulla di comparabile con lo sforzo fatto da Chieti per contrastare la pandemia, ma anzi utilizzando quel momento per potenziarsi e crescere, noi perdevamo spazio e peso. È evidente che la politica a Pescara ha giocato una partita molto importante e vincente per il proprio ospedale e viceversa a Chieti lo stesso non è accaduto, ma anzi abbiamo pagato proprio le conseguenze di quegli enormi sforzi. Avviene così che oggi stiamo addirittura pensando di intervenire sui tre blocchi, semplicemente ristrutturandoli. Accantonato pertanto il progetto di nuovo ospedale attraverso un project, accantonato il progetto di una struttura aggiuntiva della quale non se ne sente più parlare, il tutto nel totale silenzio dell’amministrazione Comunale e dei consiglieri regionali della città”.
“Assistiamo così” prosegue Colantonio, affiancato dagli esponenti del Carroccio Liberato Aceto, Fabrizio Di Stefano e Emma Letta “ad uno scenario per il quale mentre ad Avezzano si inaugura l’inizio della progettazione di una nuova struttura, a Lanciano il Comune attiva le procedure amministrative per la realizzazione del nuovo ospedale, A Chieti si pensa semplicemente di ristrutturare il corpo C e forse gli altri due, dimenticando che questi lavori comporterebbero un’ulteriore penalizzazione delle attività ospedaliere. Del parcheggio poi non se ne hanno più notizie, il distretto che ci hanno rinfacciato in campagna elettorale, non se ne parla più. Il tutto nell’assordante silenzio del nostro Sindaco che pure si vanta di essere un medico, forse troppo preso dai problemi di poltrone all’interno della sua Amministrazione, mentre sembra proprio che qualcuno stia lavorando per ridurre il nostro ospedale a un semplice nosocomio di periferia penalizzando la struttura ed i professionisti che in essa operano”.
“Ecco perché” -conclude Colantonio- “io ritengo prioritario lavorare per ridare a Chieti ed alla sua sanità quello che merita ricordando in primis al presidente, ma altrettanto al sindaco che Chieti è la sede dell’università di medicina più importante della regione, un’eccellenza del sistema universitario nazionale, ma per mantenere questo primato è necessario adottare una politica tesa a sinergizzare la Città all’Università e l’Università all’Ospedale”.