Sasi. L’assenza di precipitazioni e il Covid 19 riducono fortemente la risorsa idrica. La Società fa il quadro della situazione e aggiunge alcuni consigli.
“E’ stato un inverno con assenza di neve e precipitazioni e questo sta creando non pochi problemi in merito alla risorsa idrica. Delle 170 piccole sorgenti con una portata di 10 litri al secondo, circa 150 sono al di sotto di questa portata, con le inevitabili e deducibili conseguenze.
E’ una situazione preoccupante i cui effetti si faranno sentire maggiormente nei prossimi mesi – a parlare, con numeri e dati alla mano, è Fabrizio Talone responsabile dei servizi adduzione e captazione della Sasi – anche la sorgente del Verde sta captando meno dei 1200 litri al secondo che è la sua capacità di trasporto. Abbiamo attivato pozzi di soccorso, però la portata utile delle sorgenti continua a scendere, un andamento anomalo che non può non destare qualche timore”.
L’intento non è certo quello di creare allarmismi soprattutto considerata la difficile condizione che si sta vivendo nel Paese e nella nostra regione, ma solo spiegare meglio, e dire senza mezzi termini qual’è di fatto la situazione. Da più parti arrivano raccomandazioni sull’utilizzo corretto di questa preziosa risorsa che non è illimitata.
“Certo l’emergenza Coronavirus impone una maggiore igiene e lavarsi spesso le mani, questo si può e si deve fare, ma si può anche, e sarebbe buona cosa, avere la giusta attenzione evitando altro tipo di sprechi – puntualizza il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe – consigli che abbiamo ripetuto soprattutto in estate e che è necessario adottare pure adesso. Chiudere per esempio il rubinetto quando ci si lava i denti, o si fa la barba, meglio la doccia che il bagno in vasca, si risparmiano quasi 130 litri di acqua, utilizzare la lavatrice o la lavastoviglie con carico pieno, cercare di innaffiare le piante con acqua già utilizzata. Questi sono alcuni semplici accorgimenti che però possono dare un grande aiuto, si possono così evitare ulteriori disagi. Se guardiamo ai prossimi mesi la situazione è tutt’altro che incoraggiante e non mi riferisco al Covid 19 ma alle falde che hanno poca acqua e a quei problemi che spesso dobbiamo contenere e che ci stiamo impegnando a risolvere. L’emergenza che stiamo vivendo ha fatto slittare anche alcuni incontri e passaggi importanti, utili alla risoluzione di questioni antiche. Ora quello che conta è superare insieme la battaglia contro il virus, poi faremo tutto il resto. Voglio ringraziare ancora i miei dipendenti, specie quelli che continuano a lavorare su riparazioni e rotture, per assicurare a tutti il servizio”.
Raccomandazioni sull’utilizzo responsabile dell’acqua sono arrivate anche da altre società.
“L’Aca ha stilato una sorta di decalogo – commenta Pio D’Ippolito responsabile di tutta l’area tecnica della Sasi – per quanto riguarda l’uso dell’acqua. Tengo a precisare che l’Aca dispone di un quantitativo di acqua superiore alle reali necessità, noi, invece, ci troviamo ogni anno a fronteggiare una serie di difficoltà e a fare i conti con una disponibilità di acqua che non riesce a soddisfare la richiesta in situazioni normali. Adesso con l’emergenza Covid 19 tutto è più complicato, quindi anche una maggiore attenzione può fare la differenza o comunque può aiutare a non amplificare i problemi”.