La Questura di Teramo ha ricostruito dinamica e provvedimenti emessi dopo gli scontri tra le tifoserie in occasione dell’incontro di calcio Giulianova-Teramo
La dinamica degli incidenti è stata ricostruita oggi in conferenza stampa.
La partita era valevole per il campionato di Eccellenza Abruzzo; le due squadre, entrambe sostenute da diversi tifosi, hanno una storica rivalità, già in passato sfociata in scontri e atti di intemperanza.
La mattina del 4 febbraio, giorno dell’incontro, secondo la ricostruzione fatta dalla Questura di Teramo un gruppo di circa 60/70 ultras del Teramo calcio, prevalentemente appartenenti al gruppo Sedici Gradoni, si è radunato lungo via Cupa a Giulianova, strada che conduce allo stadio Fadini, intonando chiassosi cori di sfida e di provocazione verso l’opposta tifoseria. Un raduno insolito, poiché questa tifoseria abitualmente raggiunge gli impianti sportivi a ridosso dell’orario di inizio della partita.
“Il numeroso gruppo, che si compattava lungo la via con lo scopo di effettuare un corteo verso lo stadio, distante circa 400 metri dal luogo di ritrovo, veniva monitorato dal personale in servizio di ordine pubblico. – si legge nel rapporto della Questura – Durante il tragitto verso lo stadio, dopo aver sorpassato l’intersezione di via Cupa con via Rossi, un gruppo di circa 30/40 ultras del Giulianova, incurante della presenza di personale in divisa che scortava il corteo di teramani, sbucava improvvisamente da via Rossi ed alcuni, travisati e armati di aste e cinghie, iniziava a correre verso la compagine avversaria.
In quel momento i tifosi del Teramo, accortisi dell’arrivo dell’opposta tifoseria alle spalle, si voltavano e iniziavano a correre incontro ai giuliesi, scontrandosi con loro, anche con l’utilizzo di oggetti contundenti, dando luogo ad una violenta rissa che si protraeva per circa un minuto, fino al risolutivo intervento di personale del Reparto Mobile. A questo punto i supporters del Giulianova si dileguavano verso via Rossi, da dove erano giunti, mentre i tifosi del Teramo venivano ricompattati e condotti in sicurezza verso l’impianto sportivo. Durante gli scontri un Carabiniere della Stazione di Giulianova veniva colpito alla testa, riportando una ferita piuttosto profonda, ed anche un poliziotto del Gabinetto di Polizia Scientifica di Teramo veniva colpito da un forte colpo alla testa”.
Dopo gli scontri la Digos ha condotto un’attività di indagine consistita nell’acquisizione dei video degli impianti di videosorveglianza privata. La successiva analisi degli stessi e di quelli girati da personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica ha permesso di identificare un totale di 17 ultras del Teramo e 7 del Giulianova, ritenuti responsabili di varie condotte illegali (tutti di rissa aggravata commessa in occasione di manifestazioni sportive, lesioni a pubblico ufficiale, altri di travisamento, utilizzo di strumenti atti ad offendere). Nei confronti dei suddetti il Questore della Provincia di Teramo, Carmine Soriente, a seguito di istruttoria della locale Divisione Anticrimine, ha disposto divieto di accesso alla manifestazioni sportive (Daspo) della durata che va dai due agli otto anni.
Anche la Compagnia Carabinieri di Giulianova ha riconosciuto e segnalato ulteriori 2 tifosi del Teramo, fornendo un importante contributo all’attività e permettendo così l’emissione dei Daspo nei loro confronti. Alcuni dei destinatari, essendo già recidivi, hanno ricevuto anche la misura dell’obbligo di presentazione all’Ufficio di Polizia competente in occasione delle partite disputate dal Teramo e dal Giulianova.
Il medesimo provvedimento Daspo è stato adottato nei confronti di un ulteriore sostenitore del Giulianova che, in occasione dell’incontro valevole per la Coppa Italia Eccellenza Abruzzo Città di Teramo 1913 – Giulianova, disputato il 17 gennaio allo stadio Bonolis di Teramo, aveva scavalcato la recinzione che separa la curva dal terreno di gioco.
Menzione a parte merita per un episodio che si è verificato nel pomeriggio del 12 febbraio, quando tre sostenitori del Teramo Calcio, di cui uno armato di bastone, visibilmente ubriachi, sono entrati in un bar del centro storico del capoluogo, “alla ricerca di tifosi del Giulianova con cui scontrarsi”. Un fatto che evidenzia ancora di più il clima di tensione che c’è tra le due tifoserie, riflesso di una storica rivalità tra le due formazioni della provincia. Nei confronti dell’uomo che brandiva il bastone è stato emesso il Daspo fuori dal contesto sportivo, nonché il Divieto di Accesso alle Aree Urbane. L’uomo è stato anche segnalato all’autorità giudiziaria per porto di armi o oggetti atti ad offendere.
Infine, nei confronti di 7 sostenitori del Teramo con precedenti, ricorrendo ulteriori presupposti, il Questore della Provincia di Teramo ha emesso la misura di prevenzione dell’avviso orale. I provvedimenti sono stati notificati nei giorni scorsi.