Alla vigilia dell’operazione ‘tamponi di massa’, per il rientro in classe di lunedì 10, a Pescara non si placano le polemiche. Dopo il Pd ieri oggi Rifondazione Comunista si domanda quale il senso dell’esclusione del personale scolastico al grido di “che pasticcio!”
Dopo il Pd in consiglio comunale che appena ieri polemizzava per la scelta di far eseguire i tamponi a studenti e genitori lunedì 10, come da programma del Comune in alcune scuole superiori della città, oggi interviene Rifondazione Comunista in questi termini.
“Il centrodestra al Comune e la Asl di Pescara hanno confezionato l’ennesimo pasticcio. Lo screening a differenza di quanto previsto da altri comuni prevede la somministrazione dei tamponi alla sola popolazione studentesca, escludendo tutto il personale scolastico: docenti, assistenti amministrativi ed educativi, collaboratori scolastici, addette alle mense, autisti degli scolabus. Perché? Una scelta incomprensibile visto che la comunità scolastica condivide i medesimi spazi. Spazi che nonostante la pandemia non hanno visto la riduzione del numero degli alunni per classe, bensì l’occupazione di qualsiasi ‘angolo’ per sistemare alunne e alunni”.
“Rivolgiamo un appello – prosegue la nota di partito- al sindaco Carlo Masci, alla Asl, all’Ufficio Scolastico Pescara-Chieti e ai dirigenti scolastici per permettere anche a tutto il personale scolastico dai docenti alle sporzionatrici delle mense di poter effettuare lo screening. Come minimo la giunta di centrodestra spieghi i motivi di tale esclusione. Le modalità di screening per le gli studenti delle scuole superiori della città di Pescara sono cambiate in meno di 24 ore 3 volte con il solito scarico di responsabilità sui dirigenti scolastici, più che assurdo aver previsto inizialmente lo svolgimento degli screening nella sola giornata di lunedì 10 a scuole aperte per oltre 10.000 studenti e studentesse. Centrodestra quanto meno approssimativo e confuso. Si ha l’impressione che più di fare sul serio si voglia semplicemente timbrare il cartellino. Se davvero si vuole evitare il ritorno alla didattica a distanza si prevedano sin da ora screening periodici con unità mobili scuola per scuola”.
Dal Palazzo la replica ha la voce del capogruppo di FI Renzetti il quale chiude una nota in risposta a polemiche e criticità dicendo: “La campagna di tamponi di massa è stata sistemata dal vicesindaco Santilli nel migliore dei modi, ogni scuola e Istituto Comprensivo avrà un’ora stabilita in cui inviare i propri studenti a effettuare il tampone rapido, spalmando le operazioni in una fascia oraria compresa tra le 9 e le 18, di sabato e domenica prossimi, 8 e 9 gennaio, evitando qualunque possibile genere di assembramento. Ce la faremo anche questa volta, grazie alla collaborazione di tutti gli Organi istituzionali, sempre uniti contro un nemico comune, e di nuovo – ha aggiunto il capogruppo Renzetti – faremo a meno del supporto, solo morale, del Pd, troppo impegnato a curare la superficialità di un’emergenza pandemica senza precedenti che richiederebbe un altro livello di consapevolezza e di concretezza”.
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