Operativo il comitato tecnico scientifico che si occuperà del progetto di screening epidemiologica sulla popolazione studentesca. Intanto il sindaco vuole un protocollo unico per l’eventuale chiusura di scuole
È operativo il comitato scientifico del progetto di screening epidemiologico che coinvolgerà la popolazione studentesca che non è interessata dalla didattica a distanza.
La coordinatrice è la professoressa Leila Fabiani, presidente della scuola di specializzazione Igiene e Medicina preventiva dell’Università dell’Aquila.
Il progetto entra dunque nella sua fase operativa. Sta al gruppo di lavorato stabilire il test più efficace e come operare per il campionamento.
Obiettivo è tentare di garantire la didattica in presenza più possibile per gli studenti di infanzia, elementari e medie non interessati dalla Dad.
Del gruppo di lavoro fanno parte diversi attori, medici, rappresentanti dell’Università, della ASL, dello Zooprofilattico di Teramo, dell’ufficio scolastico, della Croce Rossa, del Comune dell’Aquila promotore dell’iniziativa e del Sed, il servizio di elaborazione dati.
Intanto il sindaco Biondi ha chiesto al Prefetto di avere un protocollo unico d’intervento da attivare per l’eventuale chiusura dei plessi scolastici a seguito della rilevazione di evidenze scientifiche in ordine alla diffusione del contagio da coronavirus.
Domani già ci sarà una riunione operativa con il Prefetto, Asl e ufficio scolastico.