Scritte sedi Cisl e Cgil Teramo, sospettata una donna del posto

Sarebbe una donna originaria della provincia di Teramo e residente in Emilia l’autrice delle scritte tracciate con vernice rossa sui muri e sulle vetrate delle sedi sindacali locali di Cisl e Cgil.

Il fatto era avvenuto nella notte tra il 18 ed il 19 agosto 2022, le scritte erano comparse anche su un cartello stradale in via Luigi Tripoti, angolo via Castagna, con l’indicazione dell’Hub vaccinale. La scritta riportava il logo del movimento denominato Guerrieri ViVi, contraddistinto da due lettere V unite e cerchiate di rosso. Nei giorni scorsi personale della DIGOS della Questura di Teramo, coadiuvato da personale del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Abruzzo, su delega della Procura della Repubblica di L’Aquila – DDA, ha eseguito una perquisizione nei confronti della donna sospettata di essere l’autrice delle scritte.

L’azione, che ha avuto ampio risalto in ambito provinciale ed è stata condannata dagli esponenti delle sigle sindacali colpite, che hanno ricevuto a loro volta  la solidarietà da esponenti politici comunali e non, è stata denunciata presso gli uffici locali delle DIGOS dai segretari provinciali dei sindacati.

<L’attività di indagine – si legge nel comunicato della Digos – ha consentito di raccogliere gli elementi che hanno permesso alla Procura della Repubblica di L’Aquila di emettere un decreto di perquisizione personale domiciliare e informatica nei confronti della donna, residente da anni in una provincia emiliana, indagata per i reati continuati di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, diffamazione e associazione con finalità di eversione dell’ordine democratico. Durante l’attività di polizia giudiziaria sono stati posti sotto sequestro, oltre ad indumenti compatibili con quelli indossati dalla donna la notte dell’azione criminosa, notata da un testimone, chiari elementi che fanno ritenere la donna contigua al movimento cd dei “Guerrieri Vi_Vi”, quali volantini e appunti manoscritti. Sono inoltre state acquisite le copie forensi dei dispositivi telefonici e personal computer in uso alla donna, sui quali sono in corso approfondimenti investigativi>.

Marina Moretti: