È morto oggi a Pescara l’ex Provveditore regionale della Pubblica istruzione Nino Santilli, per tanti anni figura di riferimento per il mondo della scuola dell’Abruzzo
Quella di Nino Santilli è stata una famiglia connessa all’universo dell’istruzione: sia Nino che il fratello gemello Sandro, ex Provveditore provinciale, hanno dedicato tempo ed energie alla scuola, espletando le funzioni precipue imposte dal ruolo ma anche partecipando attivamente a diversi appuntamenti civici e culturali importanti per il territorio abruzzese.
Nato a Campo di Giove il 23 novembre del 1940, Nino Santilli perse il papà Anselmo nella seconda guerra mondiale e da ragazzo visse con la madre Vienna e il fratello gemello Sandro, con cui successivamente condivise la passione per la scuola e per il provveditorato.
“Nino Santilli – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri – è stato l’emblema della scuola abruzzese, la figura più rappresentativa, assieme al fratello Sandro, di quel mondo di aule, banchi, istituti, docenti, collaboratori scolastici e studenti che ha segnato la storia del nostro Abruzzo. La sua scomparsa odierna lascia un vuoto di sapere, di conoscenza, di cultura, che pure dovremo essere bravi a colmare ricordando la sua eredità. Alla famiglia esprimo il cordoglio e la vicinanza miei personali e di tutto il Consiglio della Regione Abruzzo. Santilli era la scuola, dal 1964 non l’ha mai abbandonata, assicurando un impegno, una dedizione, una passione straordinari, oltre ogni misura. E anche dopo la pensione ha continuato a dedicare se stesso al mondo dell’istruzione, non facendo mai venire meno il proprio know how, la propria irrinunciabile esperienza, come una presenza discreta, ma tangibile, continuando a dispensare i propri consigli a tutta la nuova classe dirigenziale nelle cui mani ha lasciato la sua scuola. Uomo interessato, partecipe, mai indifferente a ciò che accadeva nel mondo dei giovani, sia alle generazioni che ha visto crescere e di cui mi onoro di far parte, sia alle nuove generazioni, capace di catapultarsi dal mondo della carta all’universo digitale, di comprendere le esigenze della transizione informatica e pronto a coglierne gli effetti e i lati positivi. La sua preoccupazione principale è sempre stata quella di coinvolgere i giovani, i ragazzi, di far capire loro quanto fosse importante studiare, conoscere, sapere, e assorbire esperienze. Il dolore della sua perdita può essere arginato solo dalla consapevolezza dell’immenso patrimonio culturale che ci ha lasciato e di cui dovremo saper fare buon uso”.
Nino Santilli lascia la moglie Fernanda e i figli Marco, Giampiero e Andrea. I funerali si terranno domani nella chiesa della Visitazione di Zanni a Pescara alle 11.30. La salma sarà tumulata nel cimitero di Campo di Giove, paese natale di Nino Santilli.