Scuola: tenerla aperta in estate? Per Snals “per niente facile”

Non sarà facile tenere aperte le scuole nel periodo estivo per cercare di far recuperare il più possibile a bambini e ragazzi non tanto i debiti scolastici quanto piuttosto socialità e apprendimenti, sacrificati a causa della pandemia da Covid 19. Le diverse criticità ce le spiega il segretario regionale del sindacato Snals, Carlo Frascari.

Ci sono diverse criticità da risolvere in Abruzzo, come nelle altre regioni italiane – spiega il segretario regionale del sindacato Snals Carlo Frascari – esprimendo perplessità sulla circolare del Ministero dell’Istruzione.

Il professore Frascari spiega che: “Le scuole potranno scegliere se restare aperte o meno, così come pure insegnanti e studenti potranno decidere di partecipare su base volontaria. Le scuole programmeranno le attività, che si svolgeranno nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid, all’interno degli organi collegiali poi informeranno le famiglie. Ma sono molteplici le criticità visto che nel periodo estivo gli insegnanti dovranno godere delle ferie maturate e, quindi, saranno quasi sicuramente enti esterni ad occuparsi degli alunni. Non pochi i genitori che non vogliono affidare i loro figli ad estranei. Le lezioni dovranno, a causa delle alte temperature, svolgersi presumibilmente all’aperto ma gli alunni vorranno stare lì oppure in vacanza, dopo un anno trascorso o in aula o chiusi in casa?”.  Il piano, secondo la circolare del Ministero dell’Istruzione  si articola in tre fasi:

Fase 1: per i restanti giorni di giugno si prevedono programmi di rinforzo, laboratori e studio di gruppo, per un “potenziamento degli apprendimenti”, con attività laboratoriali, scuola all’aperto, studio di gruppo, da effettuare anche sul territorio, con collaborazioni esterne o con il terzo settore.

Fase 2: luglio e agosto saranno dedicati al recupero della società e proseguiranno le attività di potenziamento degli apprendimenti che saranno affiancate più intensamente da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus (con attività legate a Computing, Arte, Musica, vita Pubblica, Sport). Ci saranno moduli e laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, educazione alla sostenibilità, educazione all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali (coding, media education, robotica). Le attività potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni;

Fase 3: da settembre fino all’avvio delle lezioni, è prevista una fase di accoglienza connessa con le precedenti e che nelle intenzioni “sarà di vero e proprio avvio del prossimo anno scolastico”, mentre proseguiranno le attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento di studentesse e studenti al nuovo inizio.

 

Barbara Orsini: