Entro il 2 settembre le regioni dovranno rivedere i piani per la gestione del trasporto pubblico locale in vista del 13 settembre, data di riapertura delle scuole.
L’aggiornamento si baserà sulle linee guida condivise tra governo ed enti locali negli ultimi giorni. La Filt Cgil, per bocca del suo segretario regionale, Franco Rolandi è molto perplessa su come sia stato programmato il rientro scolastico degli studenti.
Tra le linee guida inviate anche il ritorno del controllore che, oltre al possesso del titolo di viaggio, dovrà accertare l’applicazione delle norme anti-Covid (ovvero distanziamento e uso delle mascherine ma anche la capienza massima sui mezzi fino a un max dell’80%, a patto che la Regione sia in zona bianca o gialla. Su questo punto ma anche su altri, sono tante le perplessità che arrivano dai sindacati.
“In una nota del ministro Speranza – ricorda Franco Rolandi segretario regionale della Filt Cgil – si che dal 1° settembre sarà possibile riempire i pullman fino all’80% ma al tempo stesso viene ribadito che occorre osservare la distanza di sicurezza di 1 metro: ci chiediamo come sia possibile farlo. I controllori? Mancavano già da prima che arrivasse la pandemia – spiega Rolandi -. Cito solo un dato: nell’azienda regionale di trasporto ci sono soltanto 6 controllori per l’intera area metropolitana di Pescara”.
Altro punto chiave è quello degli orari di uffici, scuole e negozi, con l’obiettivo di dilatare il più possibile i periodi di ingresso e di uscita. “Al momento – conclude il sindacalista – riteniamo che sia l’unico modo per cercare di risolvere il problema. A Pescara, nell’incontro che c’è stato ieri con la Prefettura e le parti sociali, si sta andando in questa direzione. Ma questo confronto è stato fatto solo a Pescara; deve avvenire anche nelle altre Prefetture”.