Il film Un mondo a parte del regista Riccardo Milani, con Antonio Albanese e Virginia Raffaele, girato nell’Abruzzo interno e al quale ha collaborato anche il tg di Rete 8, riporta al centro la tematica delle scuole delle aree interne e di montagna.
E mentre nelle sale gli italiani fanno il tifo affinché il piccolo istituto Cesidio Gentile si salvi, la realtà è che nella provincia dell’Aquila si perdono ben 550 studenti rispetto allo scorso anno. La Cgil ha ben noto il problema da tempo e da tempo appunto cerca di portare sotto ai riflettori la tematica. Chissà che il cinema ci riesca ad illuminare un po’ le coscienze. La storia raccontata sapientemente nel film è la realtà di molti piccoli centri. La carenza di iscritti in alcune zone mina la sopravvivenza di certi istituti, come denunciato da Miriam Del Biondo, segretaria Flc Cgil. Gli uffici scolastici hanno poco Spazio di manovra ma la situazione ora è drammatica. Non ci saranno tagli nei posti quest’anno ma è chiaro che la combinazione di spopolamento e poche nascite fa registrare un calo significativo nelle scuole dell’infanzia. Cali che ora interessano le scuole per i più piccoli ma che poi, inevitabilmente, andranno ad incidere su medie e superiori. Il problema per i sindacati è politico ed è la politica che deve trovare soluzioni anche perché sono negativi anche i dati sulla dispersione scolastica in Abruzzo. Molti studenti e studentesse, soprattutto delle aree svantaggiate, abbandono gli studi. La scuola di Pescasseroli, ad esempio, quella del film di Milani, da anni è in deroga rispetto ai parametri nazionali.