No alla chiusura generalizzata delle scuole ma si ad un protocollo unico in caso di chiusure nei plessi con numeri importanti. C’è un tavolo con Comune, Prefettura, Asl e Ufficio scolastico
Nessuna chiusura generalizzata delle scuole del Comune dell’Aquila ma un protocollo unico da usare in caso di eventuali chiusure di istituti.
Il sindaco Pierluigi Biondi lo ha invocato per poter meglio operare a fronte di situazioni anomale che riguardano i contagi Covid nelle scuole del territorio.
Già c’è stato un esempio in città con la chiusura delle prime due scuole comunali dove i contagi erano stati notevoli (chiusura per 14 giorni) mentre in comuni limitrofi spesso in questi giorni si assiste alla chiusura di interi plessi disposta dai sindaci.
Biondi è stato molto chiaro anche nella riunione con il prefetto Cinzia Torraco. No alla chiusura totale delle scuole ma, laddove ci fossero evidenze scientifiche tali da portare alla chiusura, si dovrà agire con un protocollo condiviso e unico.
In sostanza anche l’Ufficio Scolastico Provinciale e il Servizio Prevenzione della Asl 1 hanno evidenziato come non appaia fondata, al momento, l’ipotesi di chiusura generalizzata dei plessi scolastici, sulla scorta dei dati al momento disponibili e tenendo in considerazione quanto espresso dal Governo con l’ultimo Dpcm in vigore, relativamente all’importanza del mantenimento, quanto più possibile, della didattica in presenza.
Il Sindaco Biondi ha annunciato peraltro la diffusione di un vademecum, promosso dal Comune e approvato dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria, contenente indicazioni e informazioni utili per fronteggiare la pandemia da Covid-19.
La Asl, seppur in una situazione complessa e delicata, ha offerto la propria disponibilità spiegando che a breve saranno realizzati strumenti che consentiranno ai sindaci della provincia una visione più immediata della situazione per valutare, caso per caso, il da farsi e le iniziative da intraprendere nei casi dove si riscontrano casi di positività a scuola.
A livello generale i ritardi nei tracciamenti e nell’esecuzione dei tamponi e anche gli avvisi che arrivano tardivamente ai presidi non aiutano in uno scenario davvero molto complesso e serio in città con i casi che aumentano di giorno in giorno.