Sentenza Ex Attiva, sarà presentato ricorso in Cassazione

Il Tribunale di Pescara aveva ridato una speranza agli  ex dipendenti della Società Attiva di Pescara, che dopo più di 8 mesi di presidio in Piazza Italia, si erano visti riconoscere il diritto di continuare a lavorare.

Ma questa speranza è stata cancellata il primo Marzo scorso dalla sentenza d’ Appello che li ha privati nuovamente del lavoro e li ha condannati, oltretutto, anche a restituire al Comune di Pescara circa sei mila euro di indennità ricevuti dopo la sentenza favorevole di primo grado.

“Studieremo bene le carte, ha affermato ai microfoni del Tg8 l’Avvocato Fabio Di Paolo, che insieme al suo collega, Carlo Alfani, difende i lavoratori della Ex Attiva, per poter presentare ricorso a questa sentenza atroce per gli ex interinali che oltretutto non potranno essere ripescati attraverso la graduatoria stilata dopo il concorso. L’Azienda infatti ha già provveduto a sostituirli già prima del pronunciamento della sentenza.  E’ un colpo durissimo per i lavoratori che per ricorrere in Cassazione dovranno sostenere anche le spese legali”.

Grazie al concorso, ha ricordato ancora l’Avvocato Di Paolo, molti di quei lavoratori che per mesi hanno presidiato in Piazza Italia, erano stati riassorbiti  a tempo indeterminato dalla Società Attiva. Con la sentenza dell’altro giorno circa 23 di loro dovranno tornare a casa.

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