A Teramo crescono preoccupazioni e difficoltà dei commercianti di piazza Dante e zone limitrofe dopo il sequestro del Delfico, struttura che ospitava circa 1.500 persone tra studenti e personale
Il provvedimento, legato a un’inchiesta sulla sicurezza dell’edificio e ordinato lo scorso 3 ottobre, sta avendo come prevedibile un impatto devastante sul commercio e la vita sociale della zona. Come denunciato nell’articolo di oggi sul quotidiano Il Centro, la chiusura della scuola ha portato ad un calo del 40% degli affari.
Un flusso consistente di persone improvvisamente è venuto a mancare, con gravi ripercussioni sul commercio locale. I negozianti fanno appello al sindaco D’Alberto affinché continui a supportarli nel dialogo con la Provincia, per garantire un ritorno alla normalità il prima possibile.
L’auspicio di tutti è che la struttura possa riaprire in tempi stretti.
“Speriamo che il Delfico possa riaprire presto – afferma un commerciante – e chiediamo che i lavori di adeguamento sismico siano eseguiti durante l’estate per non compromettere ulteriormente l’economia locale”.