Serie D L’Aquila – Nuovo comunicato della società: le offerte verranno valutate. In ballo il futuro del calcio aquilano. Guai ad essere impulsivi.
Che sia un momento di grosso imbarazzo in casa aquilana è fuori discussione. In un primo momento la società aveva fissato delle condizioni per cedere, subito dopo la conferenza stampa di Battistini della scorsa settimana il sodalizio aveva diramato una nota per rendere chiara la volontà di regalare tutto accollandosi i debiti; ieri il nuovo dietrofront. Due sono le considerazioni. La prima: la piazza non vuole più questo gruppo societario. La seconda: questa società ha commesso errori grossolani figli di una difficoltà economica e gestionale evidente. Fin qui tutto chiaro. Ma attenzione a non agire d’impulso affrettando decisioni che possono significare solo la fine del calcio. Regalare a zero ( non che abbia valore per carità!) una società pulita dai debiti è un boccone troppo prelibato per chi vive di queste cose. E per chi cerca società in difficoltà per tuffarsi come un avvoltoio sulla preda. Fanno sorridere per non dire altro le offerte pervenute nonostante il primo cittadino Cialente le abbia definite ” Serie e ben strutturate” e ci permettiamo di dire che L’Aquila calcio non deve finire nelle mani di certi gruppi imprenditoriali. Di Vecchio (ammesso che sia vero) se ne può parlare considerando il profilo di spessore della famiglia. Ma attenzione: mettere in mano una società a mister X senza chiedere un euro a garanzia significa prendersi un rischio troppo grosso. Che Chiodi, e con lui questo gruppo, debba lasciare è appurato. Ma che per lasciare si debba mettere L’Aquila nelle mani di avvoltoi questo no. Si presenti un gruppo vero, con garanzie vere e con un progetto vero. Un gruppo non associato a pregresse trattative di società in difficoltà. In quel caso Chiodi ha il dovere di farsi da parte. Altrimenti che si prosegua il risanamento debitorio e si faccia tesoro degli orrori fatti per programmare una nuova stagione. Con un direttore sportivo che scelga i giocatori e un allenatore. Perchè la ” vocina” che nel futuro sarà la società ( dovesse rimanere in sella) e non un ds a fare le trattative di mercato è un orrore che spiega le gelosie della stagione in corso.