Olocausto: lo sterminio degli omosessuali nei lager nazisti tra il 1940 e il 1945, se ne parlerà in un incontro all’Università d’Annunzio di Chieti dove sarà presentato il libro “Il buio e la nebbia.
“Urlavano tutti convinti che fosse l’inizio di una nuova era, invece non e cambiato nulla. Loro sono rimasti ancora li. L’ideologia nazista non e morta. Fingiamo che sia cosi, celebrando giornate della memoria come se il nostro ricordo possa esorcizzare il ritorno del male, ma loro non sono mai andati via e sghignazzano delle nostre forme pacifiche di protesta. Hanno cambiato forma, hanno modificato la voce, si sono amalgamati con altre specie di vita, ma non sono mai realmente scomparsi. Sono ancora qui. Ci circondano e nessuno fa realmente nulla perché questi demoni siano cacciati”.
Questa riflessione, che sembrerebbe tuttora attualissima, è tratta dal libro di Wiliam Amighetti, “Il buio e la nebbia (Nacht und Nebel)”, che sarà presentato martedi 29 alle ore 11 nell’Università Gabriele d’Annunzio, sede di Chieti, presso l’Aula Multimediale del Rettorato. Il romanzo tradotto in molte lingue europee e asiatiche, giunto alla quinta edizione italiana, rappresenta in modo diretto e toccante una delle realtà più aberranti e meno conosciute del nostro tempo: lo sterminio sistematico degli omosessuali nei Lager nazisti tra il 1940 e il 1945.
A discuterne con l’Autore saranno Maria Teresa Giusti, Enzo Fimiani e Stefano Trinchese. L’evento, di speciale spessore umano e culturale, conclude la serie di incontri “Orizzonti Uda: dalla parte degli esclusi”, coordinati dal nuovo ufficio per le relazioni culturali dell’Ateneo dannunziano, che ha inteso suggellare con questo confronto una nuova visione della storia riletta da testimoni e vittime della violenza di massa nel Novecento, per insegnare ai giovani la forza della speranza che nasce dalla conoscenza della storia.