Si riaccendono le speranze per gli oltre 100 ex lavoratori dei centri per l’impiego abruzzesi che chiedono alla Regione Abruzzo il riconoscimento degli anni di servizio nella procedura concorsuale.
Nella giornata di ieri, venerdì 3 maggio, l’Unione Sindacale di Base con una delegazione di ex lavoratori dei CPI ha incontrato l’Assessore regionale al Lavoro Piero Fioretti e il Consigliere regionale Emanuele Marcovecchio. Al termine dell’incontro è stata dimostrata dai rappresentanti della Regione una certa apertura. Entro l’estate, ha sottolineato Luigi Iasci della USB Abruzzo potrebbe essere emanato il bando del concorso. In particolare i lavoratori richiedono alla parte politica che venga inserito nei requisiti del bando di concorso per il potenziamento dei CPI il riconoscimento degli anni di servizio maturati nei Centri per l’Impiego. Molti lavoratori in Abruzzo e in altre regioni italiane sono impiegati (o lo sono stati) nei CPI, garantendo il loro funzionamento e maturando un’anzianità e delle competenze che chiedono che vadano riconosciute. In primo luogo, ha sottolineato Iasci, perché molti lavoratori negli anni passati hanno già superato delle procedure concorsuali dimostrando che hanno i requisiti per potervi lavorare, in secondo luogo perché il personale già formato garantirebbe l’immediata operatività dei CPI permettendo un risparmio sia in termini di formazione che di affiancamento.
“Già nelle scorse settimane una delegazione di lavoratori dei CPI insieme all’USB è stata ricevuta al Ministero del Lavoro dal Dott. Vanin per evidenziare la complessa situazione dei lavoratori dei CPI nelle regioni italiane. Si è mostrato al Ministero un mosaico di situazioni diverse da regione a regione, con contratti e datori di lavoro differenti ma simili in termini di bassi salari e incertezza sul futuro occupazionale. Consideriamo l’incontro un’apertura significativa della Regione Abruzzo alle nostre proposte, conclude Iasci, e auspichiamo che tale iniziativa sia ripresa anche da altre regioni italiane. Restiamo in attesa che gli impegni si traducano in atti concreti.”
Il servizio del Tg8