Nel primo trimestre del 2021, nel Teramano, si sono verificati 608 infortuni (554 in occasione di lavoro e 54 in itinere) e sono stati denunciati tre incidenti mortali.
Numeri che, evidenziano i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, mettono in luce la necessità, “attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva Governo, Istituzioni, Conferenza Stato-Regioni, Enti preposti, Parti Sociali”, di stipulare “un grande patto per la salute e la sicurezza sul lavoro” all’interno di una strategia nazionale pluriennale di prevenzione e protezione. E proprio accendere ancora una volta i riflettori sulla sicurezza sul lavoro le segreterie provinciali dei tre sindacati confederali hanno organizzato, per domani mattina dalle 10 alle 12, un presidio davanti alla Prefettura di Teramo.
“Nelle prossime settimane – scrivono Giovanni Timoteo, Fabio Benintendi e Fabrizio Truono – chiederemo un confronto ad Inail ed Ispettorato del lavoro per fare il punto della situazione sulla nostra Provincia e chiederemo l’apertura di un tavolo con le organizzazioni datoriali per condividere la necessità che le lavoratrici ed i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, età, genere, provenienza, prima di essere adibiti ad ogni specifica mansione ricevano una preparazione e un addestramento adeguati”. Tra i temi che i sindacati porteranno al tavolo anche la necessità di dare nuovo impulso al ruolo della rappresentanza, a partire dal garantire in ogni contesto lavorativo la consegna del Dvr/Duvri, l’accesso al registro degli infortuni (digitale), la consultazione sulla valutazione dei rischi e le misure di tutela, sulla designazione degli attori della prevenzione e sull’organizzazione della formazione, la necessitò di rafforzare il il ruolo della rappresentanza in tutti i contesti e settori lavorativi e di garantire appieno lo svolgimento dle ruolo del medico competente.