Silvi: Autostrade per l’Italia condannata a risarcire dei residenti per i rumori notturni

Il Tribunale Civile di Teramo ha condannato Autostrade per l’Italia S.p.A. a risarcire il danno morale patito da una coppia residente in Contrada Piomba Alta, di Silvi Marina, a causa delle immissioni acustiche notturne provenienti dall’area di servizio “Cerrano Est”

 

Il risarcimento, quantificato in 15.000 euro per ciascun danneggiato, è stato riconosciuto in virtù dell’accertata intollerabilità delle propagazioni sonore provenienti dal parcheggio annesso all’area di servizio, il cui ampliamento del 2003 lo aveva portato pressoché a ridosso dell’abitato, senza che fossero realizzate contemporaneamente adeguate opere di contenimento.

I coniugi, assistiti dagli Avvocati Fabio Giardini e Leo Ruggieri del Foro di Teramo, hanno ripetutamente denunciato il crescente disagio provocato dal rumore costante e molesto prodotto dai mezzi pesanti in transito ed in sosta nel grande piazzale, che impedisce il riposo notturno degli abitanti del quartiere, richiedendo ad Autostrade per L’Italia SpA di intervenire e di mettere in atto misure idonee per contenere l’inquinamento acustico. La società di gestione dell’autostrada non ha risposto né adottato alcun provvedimento neppure: persistendo il silenzio di Autostrade per l’Italia, gli avvocati Giardini e Ruggieri, nel 2013 hanno promosso l’azione giudiziale per il riconoscimento del danno e del risarcimento per i loro assistiti.

Il Tribunale di Teramo, oltre alla condanna del risarcimento, ha disposto la prosecuzione della causa per consentire l’espletamento della consulenza tecnica d’Ufficio finalizzata alla individuazione degli interventi necessari alla bonifica acustica della zona, il cui onere, anche economico, ricadrà logicamente su Autostrade per l’Italia S.p.A.. La condanna ha suscitato viva soddisfazione tra gli abitanti del quartiere Piomba Alta, sicché non si esclude che fin dai prossimi giorni si rivolgeranno ai due avvocati di Silvi per ottenere anch’essi il risarcimento danni e per sollecitare un intervento urgente per eliminare l’inquinamento acustico.

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Barbara Orsini: