Sisma 2009 L’Aquila, il bilancio della ricostruzione pubblica

Per la ricostruzione pubblica nei 56 comuni compresi nel cratere del sisma del 2009 a L’Aquila, molto si è fatto, ma molto resta ancora da fare

In riferimento alla ricostruzione pubblica del cratere sismico dell’Aquila, costituito da 56 comuni compresi nel perimetro del cratere del terremoto del 2009, oltre a 120 comuni fuori cratere che hanno registrato danni, sono stati approvati 268 progetti, per le scuole 127 progetti, per complessivi 128,4 milioni.

Il bilancio della ricostruzione è stato reso noto da Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per
la ricostruzione dei Comuni del Cratere (Usrc) che ha sede a Fossa (nelle vicinanze dell’Aquila).

Il consuntivo analizza il lavoro svolto nei 15 anni trascorsi dal terremoto e considera la ricostruzione pubblica nei centri limitrofi al capoluogo regionale, il cosiddetto cratere sismico.

“Rispetto alla ricostruzione privata si registra una doppia velocità: ma c’è da dire che in quella pubblica ci sono le ordinarie procedure di appalto, mentre nella privata gli affidamenti sono in deroga alle norme. I progetti – ha spiegato Fico – riguardano una quota importante di interventi di rigenerazione urbana, come gli spazi pubblici e i sottoservizi, per un valore di 300 milioni di euro di progetti preliminari già consegnati alla Struttura tecnica di missione.

Nel 2025 contiamo di avere le risorse per far partire almeno il 15% dei cantieri, e in questo caso c’è ancora un lavoro molto importante da fare”.

Riguardo alle iniziative di rilancio nell’ambito del turismo e della cultura, coperte dai fondi Restart, a valere sul 4% del budget della ricostruzione edilizia e materiale, Fico ammette un certo ritardo:

“Siamo un po’ più indietro. I progetti integrati per il turismo riguardano le 8 aree omogenee. Tre di esse hanno ricevuto finanziamenti nel 2022 e nel 2023: l’area omogenea della Baronia, del Pescarese e dell’altopiano dei Navelli, che sono nella fase attuativa.

Per esempio nel Pescarese si sta operando per valorizzare il fiume Tirino, con la realizzazione di aree museali. Nell’area della Baronia finalmente si può utilizzare una turbina che libera dalla neve la strada che collega Castel del Monte agli altopiani del Gran Sasso. Altre cinque aree omogenee non hanno ancora ricevuto i finanziamenti e stiamo attendendo la copertura economica da parte della Struttura di missione”.

Intanto procede il progetto di valorizzazione dei cammini, a cui lavorano sia l’Usrc che l’Usra, l’ufficio speciale per la ricostruzione del Comune dell’Aquila.

“Parliamo di una rete sentieristica di 600 chilometri. Il progetto prevede non solo il recupero fisico dei sentieri, ma anche la loro fruizione con un’innovativa offerta di contenuti multimediali, video e testo, pop-up che si aprono direttamente sul cellulare del camminatore” conclude Fico.

Marina Moretti: