Sisma e Commissione Grandi Rischi: “Campi Flegrei come l’Aquila”

La consigliera regionale campana Maria Muscarà, a proposito dell’attuale sisma nella zona dei Campi Flegrei, cita la ben nota riunione della Commissione Grandi Rischi che si svolse a L’Aquila il 31 marzo del 2009

Come gli abruzzesi ricordano bene, la Commissione Grandi Rischi si riunì a L’Aquila – in maniera “informale” – il 31 marzo del 2009, dopo tre mesi di scosse continue che agitavano la popolazione e sei prima della scossa devastante del 6 aprile. Da quella riunione scaturì anche un rassicurante quanto improvvido messaggio, il celebre invito a “stare tranquilli e bere un bicchiere di Montepulciano”. L’esortazione avvalorava in qualche modo la convinzione che l’imminenza delle scosse potesse in qualche modo essere non solo prevista ma anche classificata come non grave. A supporto di questa tesi venne anche suggerito che le continue scosse sarebbero servite a scaricare lo stress accumulato dalla terra in movimento, impedendo quindi l’accumulo di energia in grado di produrre un terremoto di magnitudo superiore e più pericoloso. Solo in fase processuale ci si ricordò che “il terremoto è impossibile da prevedere”.

In questo momento di preoccupazione per i Campi Flegrei, secondo la Muscarà sta passando il messaggio che l’Ingv debba comunicare alla popolazione i comportamenti da adottare, mentre il compito dell’istituto sarebbe quello di raccogliere dati e trasmetterli alla Protezione civile.

“L’Ingv non ha alcun ruolo per allertare o rassicurare la popolazione, l’unico compito che ha è quello di raccogliere i dati e portarli alla Protezione Civile. – afferma la Muscarà – È la Commissione Grandi Rischi a dover sintetizzare i dati Ingv per allertare o rassicurare i cittadini, ma evidentemente non vuole prendersi tale responsabilità, per questo si nasconde dietro l’Ingv, che non ha titolo per fare queste rassicurazioni. Possibile che nessuno chiami i sindaci, il presidente di Regione e la Protezione Civile, li metta ad un tavolo, attorno al quale si decida un piano di evacuazione serio? Faremo la stessa fine dell’Aquila, con un continuo lavaggio di mani e cervelli, seppur in modo diverso? La Commissione Grandi Rischi fu indagata dopo il terremoto del 2009, salvandosi dalle accuse con uno scarico di responsabilità per non essere stati avvisati; questa volta mandano avanti L’Ingv, il risultato? Rischieremo altre Case dello Studente, stavolta di dimensioni dieci volte più grandi?”.

Marina Moretti: