Dopo due anni di pandemia la fiaccolata del 6 aprile dovrebbe tornare. Questa è l’indicazione di massima emersa anche perché il 31 marzo cesserà lo stato di emergenza.
Le celebrazioni del 6 aprile, tredicesimo anniversario del terremoto, sono l’oggetto dell’incontro di oggi tra Comune e Prefettura, soprattutto per la definizione del piano di sicurezza. Un programma di massima già c’è. Nonostante il rialzo dei contagi nelle ultime settimane la fiaccolata dovrebbe svolgersi regolarmente dopo uno stop forzato a causa della pandemia e celebrazioni ridotte e non collettive e sono in corso già da un po’ interlocuzioni con il comitato familiari delle vittime, per il primo anno senza Antonietta Centofanti anima delle iniziative scomparsa prematuramente lo scorso 30 aprile. Alle 21 la fiaccolata dovrebbe partire dal tribunale dell’Aquila come sempre per arrivare al Parco della Memoria (finalmente dopo 13 anni la città ha un suo luogo della memoria ci sono voluti 13 anni) dove verrà acceso un braciere, alla presenza anche dei ciclisti della nazionale Ucraina ospitati in città già da qualche giorno.
Qui verranno letti i nomi delle vittime del sisma. A mezzanotte la fiaccolata giungerà in Piazza Duomo dove ci sarà la messa nella chiesa delle Anime Sante celebrata dal cardinale Petrocchi e seguirà una veglia. Alle 3.32 i 309 rintocchi nel silenzio della Piazza ricorderanno le 309 vittime. Anche il 6 aprile ci saranno i tradizionali momenti legati al ricordo e alla memoria. Alle 10.30 alla Guardia di Finanza con la deposizione di una corona per le vittime, alle 11 al Parco della Memoria un Open Mic, un momento nel quale ognuno in libertà potrà esprimere un proprio pensiero. Un programma di massima che nei prossimi giorni potrebbe subire qualche ritocco. Nei giorni scorsi il Comune ha pubblicato sull’albo pretorio una delibera per approvare le iniziative del 5 e del 6 aprile. Anche il programma religioso è definito. Il 6 aprile si aprirà con una diretta mattutina di Radio Maria dedicata al sisma. Alle 11 a celebrare nella chiesa delle Anime Sante sarà Mons. Orlando Antonini, nunzio apostolico, mentre alle 18 sarà Mons. Antonio D’Angelo vescovo ausiliare a presiedere l’ultima messa della giornata.