Gli oneri di compartecipazione, le spese condominiali per essere più semplici, non sono dovuti per i Map, i moduli abitativi provvisori costruiti a L’Aquila dopo il sisma del 2009
A stabilirlo è stato il Tar dopo il ricorso di molti cittadini, soprattutto delle frazioni. Si parla di una cifra mensile pari a 60 centesimi a metro quadro. A rappresentare i cittadini gli avvocati Fausto Corti e Sara Cecala. La decisione di porre a carico degli inquilini anche il canone di compartecipazione alle spese di gestione e manutenzione delle parti comuni, oltre al canone di locazione, era del Comune dell’Aquila.
I ricorrenti hanno sostenuto ed hanno avuto ragione di non essere tenuti a concorrere alla manutenzione come per gli alloggi del piano case le cui spese sarebbero più onerose e delle quali peraltro si sono sempre fatti carico, hanno detto, sostituendosi al Comune. Il Tar spiega anche che bisogna interrogarsi sul fatto se il Comune può porre a carico dei condomini un importo stimato solo in astratto o quello effettivamente sostenuto per spese di manutenzione.
Soddisfatti i due legali. Il Comune per loro non poteva pretendere dai cittadini un importo stabilito a priori disattendendo criteri normativi di liquidazione, ma chiedendo addirittura ai conduttori di contribuire alle spese di manutenzione di elementi strutturali di cui non godono perché installati, come nel caso dei pannelli solari, soltanto nel progetto case.