Snals Abruzzo: scuola, Frascari lancia allarme su calo demografico

Dopo l’approvazione del Piano regionale di dimensionamento scolastico, lo Snals Abruzzo lancia l’allarme sul calo demografico

Secondo Carlo Frascari, segretario dello Snals Abruzzo, non c’è più tempo da perdere:

“I numeri lo dicono chiaramente. La nostra regione è tra quelle che negli ultimi dieci anni ha subito maggiormente il calo demografico, con una riduzione complessiva di alunni vicino a 20.000 unità. Le prospettive per i prossimi dieci anni sono ancora peggiori, si prevede una riduzione del 21% circa degli alunni nella fascia tra 5 e 14 anni che si ripercuoterà inevitabilmente anche nel settore delle scuole secondarie di secondo grado. Sarà dunque una procedura che si ripeterà negli anni con tagli sempre più consistenti”.

La Giunta regionale d’Abruzzo recentemente ha approvato il piano di dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2025/26.

“Il piano, che completa quello del precedente anno scolastico, prevede la soppressione complessiva, nei due anni, di 11 presidenze (non di istituti scolastici). – prosegue Frascari – Puntualmente, come accade da anni, si sono levate le proteste dei territori interessati, soprattutto le realtà delle aree interne della nostra regione, più interessate dalle riduzioni.

Premesso che ogni soppressione è un fatto negativo per chi la subisce e per l’intera regione, occorre tuttavia tener conto di alcuni fattori che hanno portato a tale decisione. La riduzione delle presidenze è diretta conseguenza della legge 197/2022 che ha stabilito parametri più rigidi per definire gli istituti scolastici autonomi, ai quali assegnare un dirigente scolastico, sulla base del numero regionale degli alunni”.

Le Regioni, secondo Frascari, sono obbligate ad applicare sul territorio i nuovi parametri, procedendo negli anni alla riduzione delle presidenze come comunicato dal Ministero.

“Non interessa qui entrare nella polemica politica delle decisioni del Parlamento (che si possono ampiamente contestare) ma di come queste decisioni siano poi applicate a livello regionale. Le province e i comuni, ognuno per le proprie competenze, presentano le loro proposte ad un Tavolo regionale composto dai rappresentanti della regione, dell’amministrazione scolastica, delle province e delle organizzazioni sindacali. Il Tavolo esprime un parere non vincolante alla Giunta Regionale che provvede poi a definire il piano di dimensionamento. Al Tavolo si registra spesso il rifiuto delle Province di fare proposte di riduzione, in tal modo lasciando la decisione finale alla Giunta Regionale che ha l’obbligo di procedere”.

Lo Snals propone alle forze politiche, alle amministrazioni locali e alle altre organizzazioni sindacali l’istituzione di un tavolo permanente di confronto che sviluppi principi, prospettive e proposte che tengano conto delle realtà territoriali e del dovere di fornire un servizio scolastico efficiente.

“È anche necessario – conclude Frascari – definire un piano trasporti regionale integrato che favorisca gli spostamenti degli alunni anche mediante forme di sostegno alle spese dei Comuni e delle famiglie. Occorrono anche un piano generale regionale dell’edilizia scolastica, in ragione delle dinamiche demografiche e della sicurezza degli edifici. Vanno previsti accordi di programma tra reti di piccoli comuni, allo scopo di realizzare forme di utilizzo ottimale degli edifici e dell’amministrazione degli istituti. In buona sostanza dovremmo superare gli interessi localistici per arrivare a soddisfare il diritto dei nostri alunni ad avere in futuro un sistema scolastico che sta velocemente e drammaticamente modificando i suoi paradigmi” conclude la nota di Frascari.