In risposta alla cassa integrazione e contro la linea dell’ad Stellantis Carlos Tavares, i Cobas ex Sevel di Atessa annunciano una serie di scioperi
In particolare, le astensioni dal lavoro riguarderanno i recuperi produttivi e gli straordinari obbligatori. Nella nota dei Cobas viene evidenziato il sospetto che la presunta crisi del furgone sia in realtà solo uno modo per delocalizzare altrove la produzione, per esempio in Polonia dove la forza lavoro costa meno.
Di seguito la nota integrale:
“Lavorare bene non è lavoro straordinario. Lo straordinario porta la cassa integrazione!
Se per Adolfo Urso ministro delle imprese e del Made in Italy il clima con Stellantis è cambiato, noi diciamo che qui mancano le garanzie, perché il mercato dell’auto italiana nel nostro paese è in caduta libera. Ora anche in ex Sevel è iniziata la cassa integrazione che inizialmente coinvolgerà 400 lavoratori: durante questo periodo la produzione scenderà del 30%, coinvolgendo tutto l’indotto. Mentre verosimilmente nello stabilimento “specchio” in Polonia aumentano i turni e in Francia la crisi non si sente. La domanda dei furgoni è veramente in calo o è in atto la riduzione dei costi che ha intrapreso il signor Carlo Tavares da quando è alla guida di Stellantis? Noi Cobas siamo per una linea trasparente secondo il principio lavorare bene, per poter lavorare tutti! Il ‘lavorare bene’ per i capitalisti si traduce in ‘produttività’, cioè spesso ‘straordinario’. Perciò diciamo basta a eventuali recuperi produttivi e straordinari obbligatori proclamando sciopero:
– Sui Recuperi e Straordinari Obbligatori Di Tutti i Sabati, su ogni turno produttivo (del 06; 13; 20 e 27) di luglio 2024, alla Stellantis Atessa Plastic Unit S.p.a (ex FCA Plastics Unit);
– Sui Recuperi e Straordinari Obbligatori Di Tutte le Domeniche, su ogni turno produttivo (del 07; 14; 21 e 28) di luglio 2024, alla Stellantis Atessa Plastic Unit S.p.a.(ex FCA Plastics Unit)”.