Il mancato accorpamento di Stellantis con Renault rassicura i sindacati, dopo la smentita del presidente Elkann
La Fim Cisl ribadisce la necessità di nuovi investimenti in Val di Sangro e invita le parti a confrontarsi. Sindacati e lavoratori tirano un sospiro di sollievo per la mancata fusione di Stellantis con Renault. La smentita arriva direttamente dal presidente John Elkann, che afferma che «non esiste alcun piano allo studio riguardante operazioni di fusione di Stellantis con altri costruttori» e annuncia «progetti per rafforzare l’attività in ogni mercato dove è presente, inclusa l’Italia».
La notizia rassicura anche lo stabilimento di Atessa in Val di Sangro, dove i sindacati ribadiscono la necessità di nuovi investimenti nell’ottica della transizione elettrica.
«La fusione con Renault avrebbe portato ad avere una fetta di mercato molto ampia in Europa con l’aggiunta della fetta di mercato di Renault sarebbe inevitabilmente intervenuto l’Antitrust», spiega al tg8 Amedeo Nanni, segretario interregionale della Fim Cisl per Abruzzo e Molise, che aggiunge: «Come sindacato ribadiamo la centralità dello stabilimento di Atessa nell’attività di Stellantis, considerando che la produzione della Val di Sangro equivale a un terzo di quella dell’intero gruppo.»