Il Governo presenta le sue contromosse per tentare di superare il ricorso del gruppo Toto al Tar mettendo al sicuro il decreto legge del 7 luglio con cui l’esecutivo ha revocato la concessione delle autostrade A24 e A25 a Strada dei Parchi imponendo il subentro immediato di Anas
Il Tar due giorni fa aveva sospeso i due atti principali su cui si basava il decreto legge. La mossa del governo è presente un po’ sotto traccia in realtà in un emendamento pubblicato nel sito del senato e quindi visibile a tutti. Il governo chiede praticamente al parlamento di modificare un decreto del 16 giugno inserendo la stessa norma ma in un’altra legge. In un nuovo articolo, si legge in sostanza, che il decreto legge del 7 luglio è abrogato.
Meccanismo non semplice da capire ma se il decreto è abrogato per gli esperti cesserebbe anche la materia del contendere e il Tar a settembre non potrebbe decidere nel merito. Per superare altri ipotetici problemi il governo ha inserito nello stesso emendamento una specie di scudo collegando il decreto anti strada dei parchi al Pnrr. Cosa che impone a Tar e consiglio di stato di decidere subito. Non si sa se tutto questo escamotage, se così si può definire, andrà in porto.
Ieri intanto il ministro Enrico Giovannini era atteso all’Aquila ma non si è prestato. C’era però Marco Corsini commissario da due mesi per la messa in sicurezza delle autostrade. Il presidente Marsilio intanto ha incontrato sia i sindacati di Strada dei Parchi che sentito il ministro in videoconferenza. Il governatore è preoccupato per la situazione occupazionale e ha chiesto a Giovannini prudenza.