Strada Parco Pescara: dal filobus ai parcheggi natalizi

Il Filobus sulla Strada Parco a Pescara doveva già essere realtà da tempo ed invece l’unica vera novità di questi giorni sono i 400 parcheggi a disposizione per lo shopping natalizio.

Storia di ordinaria confusione quella del Filobus sulla Strada Parco di Pescara, se ne parla da quasi 30 anni, ma l’unica certezza a oggi è che quell’ex tracciato ferroviario, tra lavori mal eseguiti, ditte fallite, pali elettrificati inutili, non è null’altro che tra i più amati promenades dei pescaresi. Eppure, tra ordinanze contraddittorie e seri problemi di sicurezza, in attesa del “tram dei desideri”, vista la mancanza di spazi in centro, si è pensato bene di mettere a disposizione il lungo corridoio per ben 400 posti auto da oggi fino al 6 gennaio. I consiglieri comunali della Lista “Pettinari per l’Abruzzo”, il Comitato Strada Parco Bene Comune e tanti residenti parlano di totale caos e ipocrisia:

“Si continua a percorrere la strada sbagliata qui – afferma Domenico Pettinari – annunciando l’inizio del servizio di trasporto pubblico, non si capisce bene se filobus o bus elettrificati e poi, tra un’ordinanza e l’altra, ritrovarsi con l’apertura di un parcheggio per lo shopping natalizio. Intanto qui i residenti non fanno che denunciare lavori fatti male e problemi reali per la sicurezza dei cittadini.”

“l’ennesimo annuncio al vuoto da parte del Sindaco Carlo Masci, doveva vedere la messa in esercizio del sistema filoviario, ci regala l’ordinanza con la quale si replicherà il flop del parcheggio festivo sulla Strada Parco – dichiara Maurizio Biondi del Comitato Strada Parco Bene Comune –  Nel mentre, il Direttore Generale di Tua dottor Max Di Pasquale assicura l’intensificazione dei passaggi filoviari sul corridoio verde, propedeutici ad ottenere il superamento dei severi collaudi da parte di ANSFISA. Tanta è la fiducia nel buon esito dell’esame, che sulle banchine filoviarie spunta la segnaletica dedicata alle fermate a richiesta per la circolazione indebita di vettori elettrici a batteria. I quali circolerebbero, lievemente, sotto il costoso impianto di elettrificazione aerea. Contraddizioni paradossali che rendono bene la condizione di precarietà nella quale si dibattono gli Enti coinvolti in questo guazzabuglio indegno per le sorti urbanistiche della Città di Pescara.”

E poi c’è la storia dei residenti che non possono uscire di casa perché i marciapiedi ai loro ingressi sono talmente sottodimensionati che si rischia di essere travolti dal primo filobus che passa:

“Davanti all’unico cancello di casa – ci racconta Maurizio Selva docente universitario – ho un marciapiede di appena 70 centimetri quando minimo sarebbe dovuto essere di 90 – con il serio rischio che io, ma soprattutto mia moglie e le mie figlie vengano travolte da un bus di passaggio. Ho inviato Pec a tutte le Istituzioni, ma nessuna risposta.”