Manifestazione nazionale dell’Unione Camere Penali sul tragico fenomeno dei suicidi in carcere e che ha visto, oggi, un momento di riflessione anche a Pescara a pochi passi dal Palazzo di Giustizia.
E’ stata definita maratona oratoria sul tema “fermare i suicidi in carcere.” Diamo voce a tutti coloro che non possono parlare, e così gli avvocati dell’Unione Camere Penali e di altre associazioni di categoria si sono ritrovati nelle piazze italiane, a Pescara in Piazza Troilo a due passi da Palazzo di Giustizia, per accendere i riflettori su una problematica sempre più attuale, ma che viene puntualmente snobbata dalle istituzioni. Da inizio anno già 40 i detenuti che si sono tolti la vita tra le sbarre, per molteplici ragioni, ma tra queste, certamente, le gravi condizioni in cui sono costretti a vivere. Al 31 marzo 2024 nelle carceri italiane risultano presenti oltre 61 mila detenuti a fronte di poco più di 50 mila posti disponibili; secondo stime del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria l’incremento medio di detenuti in ingresso è pari a 400 unità in più al mese. Condizioni precarie anche per gli agenti di Polizia Penitenziaria da sempre sotto organico, -15%, e la carenza di educatori, oltre cento in meno rispetto alle necessità:
“Purtroppo questo è un tema che non fa presa in campagna elettorale – dice con un certo rammarico Massimo Galasso Presidente dell’Unione Camere Penali di Pescara – più volte il nostro Paese è stato ammonito pesantemente ed è tra gli ultimi posti al mondo per quel che riguarda il rispetto dei diritti umani all’interno degli Istituti di Pena, ma invece che migliorare si peggiora, il sistema carcere in Italia è al collasso. I dati descrivono una situazione sempre più preoccupante con un trend negativo che supera di gran lunga i tempi bui del 2010, prima della sentenza di condanna nel caso Sulejmanovic contro Italia e di quella pilota del caso Torreggiani. Il Governo deve affrontare una volta per tutte quella che rappresenta una vera e propria emergenza.”
All’iniziativa presente anche la nota rivista “le Voci di dentro”, il direttore, Francesco Lo Piccolo, coglie l’occasione per denunciare l’incredibile situazione nel carcere San Donato di Pescara:
“Capienza massima superata da mesi – dice Lo Piccolo – molti detenuti addirittura costretti a dormire su materassi sistemati sul pavimento, per non parlare della mancanza di sgabelli per mangiare, assoluta carenza di organico tra agenti di custodia ed educatori, per cui il fenomeno dei suicidi è solo il tragico picco di una situazione all’interno delle carceri divenuta assolutamente insostenibile.”
Il servizio del Tg8