Suicidio Trotta, assolta la direttrice del carcere di Vasto

Dal processo sulle eventuali responsabilità per il suicidio dello psichiatra Sabatino Trotta esce di scena, come richiesto anche dal PM, la direttrice del carcere di Vasto. Rinviato a giudizio l’addetto alla sorveglianza

Si è concluso con l’assoluzione perché il fatto non sussiste il processo con il rito abbreviato nei confronti del direttore del carcere di Vasto Giuseppina Ruggero, e con il rinvio a giudizio dell’assistente capo coordinatore in servizio presso la Polizia penitenziaria e addetto alla  sorveglianza dei detenuti, Antonio Caiazza, l’udienza celebrata oggi dinanzi al Gup del Tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, per il suicidio nel carcere di Vasto dello psichiatra all’epoca dirigente medico dell’Asl di Pescara, Sabatino Trotta.
Quest’ultimo si tolse la vita il 7 aprile del 2021, poche ore dopo essere stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Pescara su una gara da oltre 11 milioni di euro indetta dalla Asl per l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extraospedaliere. Nel corso della precedente udienza, il 21 dicembre del 2023, era stata la pubblica accusa a chiedere l’assoluzione per la Ruggero, difesa dall’avvocato Massimo Solari, e il rinvio a giudizio per Caiazza, difeso dall’avvocato Marisa Berarducci. Prima udienza del processo a Caiazza il 27 marzo.
Agli imputati la procura di Vasto aveva contestato l’omicidio colposo e la violazione dell’articolo 40 del codice penale – “cagionava o comunque non impediva il decesso di Sabatino Trotta” – e di norme in materia di prevenzione di suicidi oltre che di sorveglianza dei detenuti nella sezione in cui si trovava Trotta. Inoltre sia alla Ruggero che a Caiazza erano state contestate sia la colpa generica consistita in negligenza, imprudenza e imperizia, sia la colpa specifica consistita nella violazione delle norme che disciplinano l’accoglienza e il sostegno dei detenuti negli istituti penitenziari nel caso della Ruggero, e per Caiazza nella violazione delle norme che disciplinano le mansioni degli addetti alla sorveglianza dei detenuti e l’accoglienza e sostegno ai detenuti nuovi giunti negli istituti penitenziari.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.