Sit-in contro la Centrale Snam e il gasdotto Sulmona-Foligno in località Case Pente a Sulmona. All’iniziativa ha preso parte anche una delegazione del Consiglio Nazionale Indigeno Messicano – CNI che sta effettuando un viaggio di conoscenza e amicizia in Europa e che, per l’occasione, ha deciso di far tappa anche in Valle Peligna.
Della delegazione del CNI, che sta viaggiando nel nostro Continente, fanno parte anche rappresentanti del Fronte dei popoli in difesa della terra e dell’acqua di Morelos, Puebla e Tlaxcala – FPDTA. Si tratta di un gruppo di attivisti indigeni, di diverse comunità messicane, impegnato da tempo in battaglie a difesa del territorio nazionale dal mega progetto PIM (Progetto Integrale Morelos).
“Al termine del sit-in – spiegano gli organizzatori – convocato per accogliere gli amici indigeni messicani, ma anche per ribadire la nostra contrarietà al progetto Linea Adriatica e il sostegno al ricorso presentato in estate, sigleremo un gemellaggio tra noi Comitati Cittadini per l’Ambiente di Sulmona/Coordinamento No Hub del Gas e il Fronte dei popoli in difesa della terra e dell’acqua di Morelos, Puebla e Tlaxcala nel segno della lotta comune in difesa dei nostri territori dall’aggressione da parte delle multinazionali del fossile.
Una iniziativa aperta alla partecipazione di tutti i cittadini. “Tra i movimenti il Progetto di Morelos è accostato spesso al progetto Linea Adriatica per le lacune che presenta sia dal punto di vista procedurale sia dal punto di vista realizzativo e dei rischi connessi alla popolazione locale – scrivono i Comitati -. È opportuno ricordare che, negli scorsi anni, un attivista indigeno del Fronte, Samir Flores Soberanes, è stato ucciso durante un’azione di resistenza al Pim alcuni giorni dopo una sua dichiarazione pubblica in cui faceva i nomi delle imprese coinvolte nel mega-progetto infrastrutturale”.