Per il decesso dell’anziana dopo la caduta dalla barella dell’ambulanza, a Sulmona chiesto rinvio a giudizio dei due operatori volontari della Croce Rossa
La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata dal sostituto procuratore della repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti. I due volontari della Croce Rossa erano finiti sotto inchiesta per la morte di Alba Michelina Orsini, la donna di 93 anni deceduta nell’ospedale peligno dopo la caduta dalla lettiga dell’ambulanza.
I fatti risalgono al 2 dicembre 2023. Stando agli atti d’indagine, l’ambulanza della Croce Rossa era
stata allertata dai parenti dell’anziana per una disidratazione. Nel tragitto tra l’abitazione e l’ambulanza l’anziana era caduta dalla lettiga dell’ambulanza dopo essere stata presa in carico
dai volontari.
La barella, stando a quanto raccontato dai familiari e da quanti avevano assistito al fatto, si era
ribaltata tanto che l’anziana aveva riportato un’escoriazione sulla fronte e una trauma cranico.
Poi la corsa in ospedale dove la 93enne era stata sottoposta a Tac, dai medici del pronto soccorso, che l’avevano tenuta sotto osservazione per le problematiche di salute legate all’età, fino al decesso.
Per i due imputati l’accusa è di omicidio colposo in concorso per aver “gestito le operazioni di soccorso con negligenza e imperizia, cagionando il decesso dell’anziana”. Il giudice per le udienze preliminari, Marta Sarnelli, ha fissato per il prossimo 10 aprile l’udienza nel corso della quale deciderà se le accuse sono solide per essere sostenute in giudizio.
Sotto inchiesta era finito un altro soccorritore, per il quale il pm ha chiesto l’archiviazione al giudice per le indagini preliminari. A suo carico “non ci sono ragionevoli previsioni di condanna” dal momento che l’indagato, pur essendo presente nelle operazioni di soccorso, non ha partecipato “alla movimentazione della barella”.
