È morto a 91 anni Antonio Fiordigiglio, ex comandante del carcere di Sulmona. “Un altro pezzo di storia del Glorioso Corpo se ne va via….riposa in pace Grande Comandante…”, è il messaggio scritto dal generale Mauro D’Amico, attuale responsabile del Gruppo operativo mobile del corpo di Polizia penitenziaria, nell’annunciare la morte dell’ex comandante. Fiordigiglio è stato al comando della Casa di reclusione sulmonese negli anni ’80 quando il carcere era ubicato nell’Abbazia Celestiniana e vi erano detenuti appartenenti alla criminalità eversiva, alla Banda della Magliana, terroristi, cutoliani e dell’anonima sequestri sarda.
“Un autentico baluardo ed esempio di lealtà, Fiordigiglio ha lasciato il segno soprattutto dal punto di vista umano e professionale”, ricorda Mauro Nardella, segretario generale territoriale Uil Pa polizia penitenziaria. “Il suo comando di uno dei penitenziari tra i più importanti e temuti d’Italia sarà ricordato a lungo come uno dei migliori che si potesse riscontrare nel periodo che lo ha caratterizzato. Fu lui a gestire con innata vocazione non l’attuale penitenziario, di concezione più moderna, ma quello che, per chi lo viveva professionalmente o in stato di detenzione, rappresentava un autentico spauracchio. Parliamo della Badia Sulmonese, uno dei più tenebrosi carceri di quel momento. Era rispettato e ben voluto da tutti, anche da quei detenuti che ne temevano la rigidità e la serietà. Non c’è poliziotto penitenziario, così come lo continuerò a fare sempre anche io, che non ne ricorda con passione le sue gesta. Se ne va via, insomma, una grandissima ed onestissima persona ancor prima che un ottimo ed integerrimo comandante. Un autentico maestro di vita”.