Il Covid ha stroncato Andrea Lo Vecchio, storico autore di canzoni morto ieri sera a Roma all’età di 78 anni. Indimenticabile autore di successi della musica italiana come “Luci a San Siro”, “E poi” e “Rumore”, Lo Vecchio era molto legato a Sulmona.
Lo Vecchio è stato presidente di giuria delle ultime edizioni del Premio Daolio per cantautori e gruppi emergenti. A ricordarlo con affetto sono Vincenzo Bisestile e Antonio Ranalli, rispettivamente presidente del “Nomadi Fans Club. Un giorno insieme” e del “Premio Augusto Daolio”: “Andrea Lo Vecchio era legato a Sulmona da grande affetto e amicizia. Il Comune di Sulmona gli conferì un Premio alla carriera in occasione dell’edizione 2010 del Premio Augusto Daolio per cantautori emergenti al teatro comunale Maria Caniglia. Aveva iniziato a frequentare Sulmona nel 1988 quando, a un’edizione del Festival di Castrocaro, aveva conosciuto Camillo Canale che accompagnava l’allora emergente Antonella Bucci, artista che decise di produrre. Da allora sono passati tanti anni, e sono rimasti immutati l’affetto per la città e i tanti amici”.
Fra i suoi più celebri successi da autore figurano “Luci a San Siro” per Roberto Vecchioni, “E poi” per Mina, “Rumore” per Raffaella Carrà ed “Help me” per i Dik Dik. Tra i suoi successi come cantautore ricordiamo “Ho scelto Bach” (Festivalbar, 1967) e “Li” (Festivalbar, 1978), e numerosi album come “Di avventura in avventura” (1976) e “Luci a San Siro e altri lampioni” (1995).
Tra i suoi programmi più recenti il Festival di Sanremo 2010 (condotto da Antonella Clerici), “I migliori anni” (2013) con Carlo Conti, “Il Festival di Castrocaro” (2013) con Pupo, “Sogno e son desto” (2014) con Massimo Ranieri.