Sospetta epidemia da scabbia e cimici da letto nel carcere di Sulmona: l’allarme arriva dalle organizzazioni sindacali che hanno inviato una lettera al direttore del carcere
La lettera inviata al direttore Stefano Liberatore e inviata anche alle segreterie regionali è firmata da Tiziana Sciarra,Osapp, Gaetano Consolati, Uil, Giuseppe Mazzagatta, Uspp e Davide Tabolitzki, Cgil.
“Il personale, ormai stremato da una pesantissima estate dovuta alle eccezionali carenze che hanno portato a doppi e tripli turni e accorpamenti di servizio – scrivono i sindacati – si trova oggi ad affrontare un pericolo ancor più insidioso: la possibilità di infezioni dovute a rischio batteriologico per il mai estinto Covid-19 e per una sospetta epidemia da Sarcoptinae, l’acaro della scabbia. Per l’area sanitaria del carcere si tratta in realtà di possibile infezione da cimici da letto. Le organizzazioni sindacali lanciano l’allerta sulla situazione sempre più ingestibile nella struttura penitenziaria. Tutto sarebbe partito dal trasferimento di un detenuto, da altra struttura, con sospetta dermatite. Circostanza ben nota allo staff sanitario. Dopo le prime rassicurazioni sui primi quattro casi trattati, tra scabbia e presunti morsi di insetti, il quadro si è allargato: sei detenuti alla prese con gli acari nel reparto verde e altri dieci nel reparto blu di cui quattro, peraltro, positivi al Covid. Se fosse confermata questa stima, ancora ufficiosa, è necessario attivare immediatamente tutti gli interventi, rimarcando il clima sempre più incandescente tra turni massacranti ed escalation di aggressioni, l’ultima l’altro giorno quando un detenuto ha tentato di strangolare un agente penitenziario”.